Tag: PAOLO RUFFINI

Paolo Ruffini al Marateale quattro chiacchiere per parlare di futuro e Lucania

Ma c’è molto altro che lasciamo all’ascolto dell’audio di oltre sei minuti con momenti di intensa risata tra il vero e il faceto con un modo simpatico che solo un grande comico come Ruffini sa fare. Attraverso i suoi occhi azzurri riesce a trasportarti in un mondo di grande leggerezza utilizzando semplici ingredienti misti tra saggezza e verità. Sui cinghiali in Lucania ha una sua idea, fuori microfono ci dice di tifare Potenza e in fondo di fermarsi per un po’ a Trecchina per la sagra della castagna. Un comico che fa molta solidarietà lavorando nel sociale. Ma udite udite annuncia per settembre un lavoro cinematografico insieme con l’attore romano Ricky Memphis da realizzare proprio in Basilicata. In ogni caso è un giovane di grandi virtù. Ascoltarlo fa bene.

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“QUASI AMICI”, MASSIMO GHINI E PAOLO RUFFINI IL 3 APRILE AL TEATRO VERDI DI BRINDISI

«Due uomini che si incontrano per caso e questo caso farà sì che diventino uno per l’altro indissolubili, l’uno indispensabile alla vita dell’altro e lenitivo alla ferita fatale che ognuno ha dentro di sé». Il regista Alberto Ferrari presenta così “Quasi Amici”, primo adattamento teatrale del celebre film francese del 2012 che arriva al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi lunedì 3 aprile con sipario alle ore 20.30. Nei panni dei protagonisti, in questa versione firmata Enfi Teatro, ci sono Massimo Ghini (Philippe) e Paolo Ruffini (Driss). Biglietti disponibili in botteghino – aperto dal lunedì al venerdì ore 16.30-18.30 (nel giorno di spettacolo ore 11-13 e 19-20.30) – e online alla pagina rebrand.ly/QuasiAmici. Info T. 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.com.

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DAL 7 AL 10 SETTEMBRE AD OTRANTO LA14A edizione Festival Giornalisti del Mediterraneo

Sarà un festival, quello 2022, che si troverà ad affrontare giocoforza il tema della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze nefaste sulla politica e sull’economia internazionale, con i rincari delle materie prime e i costi energetici schizzati alle stelle, e con la testimonianza di tanti cronisti che sono stati in prima linea a raccontare lo strazio delle città martoriate dai bombardamenti e quello dei profughi in fuga senza sapere se potranno mai tornare a casa. E se una casa ancora ci sia. 

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