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"Silence"
Si terrà dal 27 al 29 novembre a Bari, Silence 2009, il festival di musica acusmatica che anno dopo anno continua a riscuotere sempre più interesse anche per tutti coloro che non sono prettamente dei cultori musicali. La direzione artistica anche quest’anno è di Franco Degrassi e vedrà tante novità per questa edizione che si svolgerà  nell’Istituto Gorjux a Mungivacca (Bari) con ingresso libero.

L’anteprima con incontri di studio

"Si può interpretare un’opera acusmatica?" Incontri di studio tra le classi di musica elettronica dei Conservatori di Bari e Lecce e gli interpreti acusmatici di Motus e M.ar.e; presentazione del’incontro a cura di Francesco Scagliola (Conservatorio di Bari); Franco Degrassi (Conservatorio di Lecce); introduzione di Jonathan Prager (Motus) : "cosa è un acusmonium" esecuzione di opere di allievi e diplomati dei Conservatori di Perpignan, Parigi, Bari, Lecce, Osaka (University of Arts) a cura del gruppo interpreti M.ar.e: Danilo Girardi (coordinatore), Leo Cicala, Giuseppe Errico, interventi di Luigi Morleo (Conservatorio di Bari), Gianni Lenoci (Conservatorio di Monopoli), Gioacchino Palma (Conservatorio Lecce), Pierfranco Moliterni (Università di Bari).

"Silence"Il programma

a) classici: opere di autori che fanno parte del repertorio ormai classico della musica acusmatica
(P.Henry, M.Chion. I.Malec, H.Pousseur,T.Takemitsu)
Di Henry Pousseur, scomparso da poco, verrà eseguita un’opera (Liège a Paris), poco conosciuta e raramente eseguita, su testi di Breton e Butor.
Assai rare, anche, le occasioni per ascoltare le opere di Takemitsu, realizzate ai primordi della musica acusmatica giapponese.
b) un ritratto: un ritratto di Denis Dufour, in Italia per un corso presso il Conservatorio di Lecce e per partecipare al festival.
Uno stretto collaboratore di Pierre Schaeffer e rappresentante della scuola acusmatica francese, presentato attraverso alcune sue opere significative.
c) contrasti: opere di poetica radicalmente diversa che vengono affincate in modo tale da generare, appunto, opposizioni-contrasti. Lavori provenienti dal gruppo giapponese Ascm 116, col quale si consolida la collaborazione in occasione del festival; Lavori realizzati presso lo studio EMS di Stoccolma, un centro di produzione e ricerca di rilevanza storica per la musica elettronica; un lavoro di Marco Stroppa, Hidinefte, del 1989 (eseguito per la prima volta con un a cusmonium) fortemente caratterizzata dall’utilizzo della sintesi digitale del suono; le opere  di Antonino Chiaramonte e Franco Degrassi, realizzate negli ultimi anni, basate entrambe su rielaborazioni di materiali sonori registrati, sia pur fortemente lontane sia per il tipo di suoni  acustici di partenza che per il tipo di "manipolazioni" effettuate; L’opera di Trevor Wishart, posta a conclusione del festival, esempio di musicalità viva ed emozionale.

Le parole chiave della rassegna

Musica elettronica acusmatica intesa come musica elettronica realizzata in studio e memorizzata su supporto (generalmente su compact disk). Prodotta con qualsiasi tipo di dispositivo elettronico che sintetizzi o elabori suoni, si differenzia sia dalle elettroniche “di consumo” per l’assenza di suoni di batteria elettronica che scandiscono il tempo, sia dalla musica elettronica dal vivo (di origine “colta” o “popular”) perché, in concerto, non sono presenti strumentisti che producono o elaborano suoni;

“Concerto” acusmatico: diffusione delle composizioni in sala (anche in spazi non abitualmente destinati alla musica) attraverso un sistema di “proiezione del suono”, senza musicisti che operano “ dal vivo”. Sta al concerto tradizionale acustico (o misto acustico-elettronico) come il cinema sta al teatro: non prevede “attori” in carne ed ossa (strumentisti) ma solo immagini, in questo caso “immagini” sonore;

Sistema di proiezione del suono: così come in una sala cinematografica le immagini sono rese visibili sullo schermo da un sistema di proiezione che legge le informazioni contenute sulla pellicola, allo stesso modo nella sala da concerto i suoni sono riprodotti a partire dalle informazioni contenute sul supporto (compact disk);

Acusmonium M.ar.e: la rassegna si avvale dell’acusmonium M.ar.e , sistema di proiezione del suono costituito a Bari due anni orsono, uno dei pochi presenti in Europa.
Costituito da un trentina di altoparlanti e da una dozzina di amplificatori, il sistema di proiezione del suono M.ar.e opera in gemellaggio con l’acusmonium francese Motus, realtà all’avanguardia internazionale nel settore condividendone l’interprete titolare Jonathan Prager;

Festival Silence (Bari) – Festival Futura (Crest) – Festival Aud Art Circus (Osaka): la rassegna di Bari, allo stesso modo, è gemellata con il festival francese Futura che si tiene da oltre un decennio nella Francia meridionale ed è punto di riferimento indiscusso della scena acusmatica internazionale ed il festival Audio Art Circus, riferimento nella scena giapponese.

Info: www.musartel.it

Foto di Gigi Peluso

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.