Il riaffidare Domenica In a Mara Venier ha portato moltissimi consensi soprattutto in termini di ascolto a Rai Uno e a una rivincita personale della conduttrice, che rivendica continuamente un periodo nero nel quale le sembrava di essere stata messa da parte, in particolare da Mamma Rai.
In realtà la conduttrice era stata ospitata a Mediaset (Canale 5) per più stagioni dalla fidata amica Maria De Filippi in format serali e in altri programmi come L’Isola dei Famosi condotta dalla Marcuzzi, in ruoli di contorno certo, ma sempre di grande rilievo mediatico.
La sconfitta Auditel della corazzata di Barbara D’Urso, Domenica Live, che aveva distrutto tutte le Domeniche In degli ultimi anni (clamoroso il case delle sorelle Parodi, che ottennero scarsi consensi e troppe critiche sfavorevoli) è stata l’apoteosi per la Venier che è stata considerata nei corridoi Rai quasi come un’eroina, o meglio un’arma bellica ad alto potenziale in grado di scardinare finalmente l’odiata concorrenza, tacciata non tanto tra le righe di essere trash.
Lo spostamento del programma della D’Urso che parte quando Domenica In è bella che finita è stato motivato dalla dirigenza Mediaset come propedeutico a un riposo di "Carmelita" (sempre la D’Urso) impegnata oramai in tre-quattro programmi in contemporanea, se si include la Dottoressa Giò e aspettando il Grande Fratello Nip.
Certamente Mara Venier è l’autentica signora della domenica doc, ma osservando il programma con attenzione, oltre alla simpatia incontestabile della "zia degli italiani" come ama definirsi (pubblicò finanche il best seller Amori della Zia) va notata un’empatia eccessiva, calcata, della bionda presentatrice con gli ospiti. Basta che alla guest star di turno scappi una qualsiasi frase, che la Venier ci ricami sopra facendo intervenire la sua chiassosa orchestra da studio, improvvisando balletti, innescando giochi di parole, ammiccando e dilatando interviste basate più su carriere in declino, o belle che finite, che sul presente indicativo.
Oppure si punta su personaggi nazionalpopolari alla massima potenza, che però non hanno davvero nulla di nuovo da proporre.
In pratica Domenica In incontra il Vip, laddove la D’Urso celebra personaggetti lanciati anche da lei, ma che costano poco come ospiti rendendo tanto.
Ma vediamo l’ultima puntata Di Domenica In relativa a domenica 17 marzo.
Mara Venier che è anche co-autrice del format ospita le figlie di Al Bano e Romina, Cristel (incinta della secondogenita) e Romina Junior. Ovviamente le ragazze (ormai cresciute) non hanno granché da raccontare e passano sullo dchermo in visione racconti o immagini : il matrimonio hollywoodiano tra Tyrone Power e Linda Christian celebrato a Roma.La mitica Nonna Jolanda, che si avvicina ai 100 e che prepara splendidi piatti a base di melanzane ripiene.
Il matrimonio di Al Bano e Romina, inizio anni Settanta.
Tutto visto, stravisto e risentito. La piccola di casa, Romina Jr, si lamenta di essere quasi vittima di ostilità precostituite cercando lavoro nell’ambito dello spettacolo.
Epperò è spesso ospite in tv e narra dunque di quando ha girato la fiction Don Matteo, sia pure in un piccolo ruolo. Sarebbe stata chiamata se fosse stata non Romina Carrisi ma Romina Rossi?
Sorvolando sull’ospitata di Lino Banfi con figlia al seguito, la Venier ha introdotto Pif che doveva promuovere il nuovissimo film nel quale è interprete principale, con la regia di Daniele Luchetti.
Anche qui, durante l’intervista, scherzi, ammiccamenti della sora Mara mentre Pif, oggetto di anche di tanti complimenti, si rilassa. Si ipotizza un rilancio del film, che sta andando bene, ma "deve vedersela coi colossi americani" (Pif). Più che coi colossi, anche con i b-movies, dato che Momenti di trascurabile felicità è stato superato anche dal thriller-horror per giovani Escape Room. Comunque sia gli eccessi marcati degli interventi della Venier si notano. Essi sono una costante che riguarda tutti gli ospiti, nessuno escluso.
E dopo un’ospitata della scorsa puntata, Venier ha reclutato adesso Paola Barale come aiutante in una sorta di "posta" coi telespettatori che intervengono in diretta con domande e chiedendo consigli. Telespettatori che mi sono sembrati figuranti, o attori, giudicando dal tono impostato delle voci: sbaglierò.
Domenica In dunque è un rilassante salotto che però rilassa troppo e non stimola nulla, meno che mai la cultura. Utilizza infatti minestrine riscaldate e personaggi bolliti, oppure stra-noti che però il pubblico non è sempre felicissimo di vedere. E le reazioni indignate sui social parlano chiaro. Che differenza di stile (su Rai Tre) con Kilimangiaro-Tutte le Facce del Mondo e Il Grande Viaggio che ha ospitato, tra gli altri, il geologo Mario Tozzi e che ha portato all’attenzione del pubblico "disimpegnato" della domenica pomeriggio i recenti moti giovanili dei ragazzi che scendono in piazza per difendere l’ambiente, capitanati dalla eroina mediatica adolescente Greta Thunberg, ma si sono mostrati anche splendidi filmati su inediti e lussureggianti paradisi africani, o nostrani (Mezzano, borgo del Trentino Alto Adige).
In definitiva la Domenica In della Venier non è brutta, ma sa di camomilla con tanto, troppo zucchero: stucchevole.
Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.