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L’appuntamento è fissato da tempo: mercoledì al Teatro Nuovo di Martina Franca. Nella saletta dedicata al grande e indimenticabile Franco Punzi, presidente del Festival della Valle d’Itria, va in scena “Tutti pazzi per l’Ilva”. Atto unico di Giuse Alemanno con la partecipazione di Stefano Zizzi. E’ la storia di un operaio, di uno scrittore, di un uomo e della sua inadeguatezza a contenere tutte queste identità. La persistente richiesta di aiuto: “C’è mica uno psichiatra in sala?”, ne è testimonianza. Ma ‘Tutti pazzi per l’Ilva’ è anche una visione di Taranto: città di mare, di cultura, di sogni e di morti sul lavoro. Una lettura teatrale vero, durissimo a volte struggente. Di questi tempi solo il teatro ci salverà perché racconta con realismo la quotidianità, il tempo liquido che scorre annebbiando memoria e la stessa ragione. Un racconto di verità, come atto di amore verso i tarantini, Taranto nel suo insieme e il presente e il futuro della capitale della magna Grecia. Un momento autobiografico, un racconto di se stesso?. Giuse Alemanno scrittore con  numerosi premi letterari ricevuti  lavora all’Ilva di Taranto dal 2001, racconta la propria esperienza nel colosso siderurgico sullo Jonio, quell’Ilva vista con gli occhi di un metalmeccanico e descritta dalle parole di un romanziere navigato. Punti di vista non sempre convergenti, considerazioni amare, spunti di riflessione. Un atto unico di oltre quaranta minuti per riflettere. Sipario alle 18.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.