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(Adnkronos) – “Il bilancio di sostenibilità di fatto è un grande contenitore di informazione” che deve essere però “valorizzato. Le aziende si trovano davanti uno scenario molto complesso, fatto di una trasformazione complessiva in tante aree che deve essere tracciata e monitorata. Le aziende devono quindi capire come sono inserite nell'ambito di questo scenario così mutevole. Per farlo devono avere dei dati di riferimento che, alcune volte, sono suggeriti da alcuni organismi internazionali, e che ci aiutano a tracciare tutte le nostre azioni nell'ambito della sostenibilità”. Così Livio Livi, Founder di SostenibleOggi.it, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione. “Le aziende che si propongono di fare un bilancio evoluto di sostenibilità – continua Livi – hanno intrapreso un percorso per tracciarsi all'interno di questo scenario mutevole, ma naturalmente non basta avere l'informazione. Un bilancio di sostenibilità evoluto è figlio di un percorso perché avere un dato credibile all'interno di un'azienda non è semplice e all'inizio bisogna avere dei processi adeguati e credibili che riescano a dare un risultato spendibile all'esterno. Quindi, prima di tutto, internamente, devo avere i processi che mi consentano di avere l'informazione".  "Il documento da solo, però, non serve a niente: è solo un contenitore. Le aziende invece sono molto prese dall'ansia di dimostrare, di scrivere, di espandere le informazioni e stanno facendo volumi sempre più ampi, complessi, pieni di iniziative, numeri, informazioni, che però non sono leggibili dall'esterno. E questo non serve nell'era della comunicazione attuale. Non basta produrre un bilancio di sostenibilità, deve essere valorizzato e in questo, la tecnologia – conclude Livi – è un aiuto”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.