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(Adnkronos) – "Il 2024 rappresenta un anno molto importante per Nespresso. L'anno in cui lanciamo la nostra prima collezione di capsule compostabili a base carta. Un’altra scelta sostenibile, senza rinunciare alla qualità e al gusto indimenticabile di Nespresso". Così Valeria Casani, direttrice marketing di Nespresso Italiana, presenta le nuove capsule, nate dopo tre anni di ricerca e sviluppo, realizzate con l’82% di polpa di carta che garantiscono l’elevata qualità di sempre, certificata da Tuv Austria come 'Ok Industrial Compost'. (Video) Nuove, ma retrocompatibili con il sistema Nespresso Original, le capsule vengono lanciate in Italia come primo paese dopo il progetto pilota in Svizzera a Francia nel 2023. I caffè saranno disponibili per la vendita da maggio 2024: "Queste capsule sono facilmente smaltibili a casa direttamente nella raccolta dell'organico", specifica Casani che aggiunge: "In occasione di questo lancio così innovativo, abbiamo sviluppato cinque nuove miscele con chicchi che provengono direttamente dai campi dei coltivatori e delle coltivatrici che hanno abbracciato il programma di sostenibilità Nespresso AAA Sustainable Quality". Nespresso ha celebrato l’arrivo sul mercato di questa novità alla Milano Design Week 2024, con un’installazione immersiva nel cuore del Brera District dal 16 al 21 aprile, con l’obiettivo di promuovere, attraverso un’esplorazione profonda, una cultura del progetto più consapevole, mettendo in risalto la sostenibilità come principio guida e valore fondamentale nel processo creativo e nella progettazione. Ed è proprio questo il tema che accompagna l’edizione 2024 del Fuorisalone dal titolo: 'Materia Natura'. È proprio con questo approccio che Nespresso ha avviato tre anni fa il progetto di sviluppo delle capsule compostabili, allo scopo di offrire una nuova alternativa di sostenibilità ai suoi clienti. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.