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(Adnkronos) – Attacco in un centro commerciale oggi a Sydney. Un uomo ha accoltellato diverse persone nello shopping center australiano Westfield Bondi Junction. Ci sarebbero almeno sei morti, compreso l'aggressore, mentre diverse persone sarebbero rimaste ferite. Come ha raccontato il vice-commissario di polizia Anthony Cooke è stata una poliziotta a uccidere l'aggressore. "Gli ha sparato dopo che l'uomo aveva puntato il coltello contro di lei" ha spiegato Cooke. "Dalle indagini preliminari sembrerebbe che questa persona abbia agito da sola'', ha aggiunto. In ospedale, secondo quanto riporta l'emittente Channel 9 anche un neonato con ferite d'arma da taglio. Centinaia di persone sono state evacuate dall'edificio.  La polizia del Nuovo Galles del Sud non esclude che l'aggressione al centro commerciale di Sydney sia un'azione terroristica. Lo ha dichiarato il vice commissario di polizia Anthony Cooke nel corso di una conferenza stampa. ''Non escludiamo nulla'', ha detto Cooke rispondendo a una domanda sul possibile movente terroristico. ''Al momento non siamo a conoscenza di un movente o di una ideologia dietro l'attacco'', ha aggiunto. Il primo ministro australiano Anthony Albanese è intervenuto su 'X' per commentare l'attacco con coltello avvenuto nel centro commerciale Bondi Junction a Sydney. ''Tragicamente, sono state segnalate numerose vittime e i primi pensieri di tutti gli australiani sono rivolti alle persone colpite e ai loro cari'', ha scritto. ''I nostri cuori sono rivolti ai feriti e offriamo i nostri ringraziamenti a coloro che si prendono cura di loro, nonché alla nostra coraggiosa polizia e ai primi soccorritori''. La premier australiana ad interim del Nuovo Galles del Sud, Penny Sharpe, si è detta "scioccata'' per l'aggressione". "I miei pensieri e quelli del governo del Nuovo Galles del Sud sono in questo momento con le vittime, le loro famiglie e i primi soccorritori, così come con coloro che potrebbero aver assistito a questi eventi orribili" ha detto in una nota. "Ricevo aggiornamenti regolari dalla polizia del Nuovo Galles del Sud e dai servizi di emergenza, nonché dal Dipartimento del Premier". La Farnesina e l'ambasciata italiana in Australia "monitorano la situazione a Sydney, in raccordo con le autorità locali". "Il ministro degli Antonio Tajani ne segue l’evoluzione" scrive il ministero degli Esteri in un post su X, che comunica: "Per qualsiasi emergenza o segnalazione, vi invitiamo a contattare l’Unità di Crisi al +39 06 36225".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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