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44 anni fa usciva “Nero a metà”, il simbolico titolo del terzo album di Pino Daniele, un opera che conserva ancora tutta la genuinità di una forza rivoluzionaria. Un disco che consacrò definitivamente il genio del grande cantautore napoletano, quando aveva appena 25 anni. Il prossimo venerdì 19 aprile al Teatro Showville di Bari, in uno spettacolo unico dal titolo “Nero a metà Experience” prodotto, ideato e organizzato da Artificio Produzioni, con la direzione artistica di Michelangelo Busco rivivrà forte questo ricordo. Un album dove vive la Napoli più bella, il simbolo del sud che sa e riesce a ribellarsi facendo sentire la propria voce attraverso brani diventati immortali: “I Say i’ sto ccà”, “Quanno chiove”, “A me piace ‘o blues” o “Alleria” . Pezzi dove convivono poesia, Oriente e Occidente, il Mediterraneo, la fusione dei generi, il jazz, il blues, la malinconia e la rabbia, la creatività che sgorga naturale dai vicoli della città vecchia. Piena di energie vitali. «Tanto l’aria s’ha dà cagnà», cantava Pino Daniele. E l’aria stava cambiando davvero, in quel 1980 che regalò due scosse di terremoto: quella definitiva al cantautorato italiano, e quella tragica del 23 novembre, quando la terra diede uno schiaffo fortissimo anche a Napoli. Un appuntamento dove l’album “Nero a metà” sarà celebrata in primis da coloro che hanno inciso quello storico gioiello, in studio con Pino Daniele, e che lo hanno accompagnato poi sul palco dal vivo: Gigi De Rienzo (basso), Ernesto Vitolo (tastiere), Agostino Marangolo (batteria) è il trio di collaboratori storici, nonché parte integrante del suono unico che ha caratterizzato la carriera di Daniele, al centro di questo emozionante progetto. Insieme a loro, sul palco, si esibiranno altri straordinari musicisti, per completare una line up di tutto rispetto: con Jerry Popolo al sax e Osvaldo Di Dio alla chitarra, i brani di «Nero a metà» saranno interpretati dalle voci di cantanti già molto noti al grande pubblico, come Emilia Zamuner, Greg Rega e Savio Vurchio. “L’opera di Pino – spiega Gigi De Rienzo – assume sempre di più una dimensione internazionale, col tempo che passa, ponendolo allo stesso livello dei più grandi autori e compositori di musica popolare, alla stregua di un Jobim, Bacharach o Stevie Wonder. Tutto ciò ha anche elevato il gusto dell’inconsapevole ascoltatore medio, che difficilmente avrebbe avuto occasione di ascoltare artisti e forme musicali di quel calibro”.Sipario alle ore 21,00

 

Oreste Roberto Lanza

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.