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(Adnkronos) – Il Gladiatore si prende l'Ariston. Russell Crowe porta la sua musica a Sanremo e nell'inedita (per l'Italia) versione di crooner canta la sua 'Let the light shine' feat Marcia Hines accompagnato dalla sua band. L'accoglienza è calda: il pubblico urla 'Russell! Russell!'. Dopo l'esibizione, l'attore neozelandese fa due chiacchiere con Amadeus, che gli chiede se sia facile per lui entrare e uscire dai panni dei suoi personaggi. "Quando ero più giovane era più complicato uscire dal personaggio -dice lui- Qualsiasi sia il nostro lavoro, se ci appassiona torna a casa con noi. Quando diventiamo più grandi però riusciamo a proteggerci, questo avviene con l'esperienza".  Poi Amadeus non si fa sfuggire l'occasione per far dire in italiano all'attore la frase del Gladiatore che lo ha reso celebre: "'Al mio segnale scatenate l'inferno!'", dice Crowe facendo esplodere la platea. Ma il momento clou della performance avviene quando entra in scena Teresa Mannino, che l'attore saluta calorosamente. "Spesso le grandi star hanno un parente italiano. Abbiamo scoperto che ce l'hai anche tu", gli dice la comica siciliana. "Anche se non hai un cognome che richiama l'Italia, come che so, Di Caprio…". "O Travolta", la interrompe lui, mimando anche il celeberrimo balo del qua qua. E guardando il pubblico scandisce il labiale: "What that fuck!" ('Ma che caz..!'), con un chiaro riferimento alle polemiche sull'esibizione di John Travolta ieri sera all'Ariston. Amadeus ride di gusto e scambia il cinque con l'ospite. Ovazione. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.