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BTM è uno degli eventi dedicati al turismo che da anni riunisce in Puglia operatori, amministrazioni, imprese, enti pubblici e privati con l’obiettivo di creare una rete intorno al tema del turismo. Nelle giornate del 23 – 24 e 25 settembre 2023, BTM ha organizzato un evento speciale, BTM InterAzioni, per valorizzare la città di Taranto. Luogo per anni escluso dalle mete turistiche perché messo in ombra dal gigante polo industriale tanto discusso, ma che in realtà racchiude sia un affascinante patrimonio storico, archeologico e architettonico sia uno splendido patrimonio naturalistico.Il programma ha coinvolto la comunità tarantina con una serie di eventi di intrattenimento, laboratori artistici e concerti. La giornata del 25 ha visto l’università di Taranto come teatro di una serie di conferenze legate alla trasformazione della città di Taranto come luogo di turismo, sport e cultura, in correlazione ai cambiamenti ambientali, economici, strategici e di interazione multimediale, alternando interventi di autorità politiche ad esperti e operatori del settore.

Ma la particolarità di questo evento speciale la si deve ad una serie di attività esperenziali e di conoscenza del territorio e delle sue offerte turistiche (Fam Trip) che ha coinvolto buyer internazionali e giornalisti di settore (compreso noi di LSD magazine).Poco distante da Taranto, in direzione delle coste salentine, siamo stati ospitati nella struttura Non Rève a Talsano, un resort che si affaccia sulla baia di Porto Cupo, immerso nel verde, fra due meravigliose insenature naturali. La struttura è molto grande, e architettonicamente ben organizzata. Si articola infatti con una serie di terrazze che fanno si che ogni luogo, dalle stanze al ristorante, alle piscine, alla spa, abbia un affaccio sul mare. La “vista mare” regala ad ogni luogo un tocco di magia, e in questo resort la magia è proprio nella vista. Trovandoci però fuori stagione, la struttura non era in “piena attività” e non abbiamo potuto valutare l’effettiva qualità dei servizi, e nemmeno goderne. Le stanze e gli appartamentini hanno uno stile molto basico e funzionale, e anche qui il punto di forza sono i terrazzini vista mare.Al mattino del 24, in una delle insenature, abbiamo provato l’ebrezza di scivolare sull’acqua con una tavola, grazie all’experience di Sup offerta e monitorata dagli istruttori federali FISW Coni. Il tepore del sole settembrino ci ha regalato ancora un po’ di estate, nonostante cavalcassimo l’equinozio d’autunno. 

Seconda experience è stata la visita al MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Si sa che L’Italia, per quanto sia un piccolo spicchio ti terra, rispetto a tanti stati dalle dimensioni del territorio ben più grandi, ha un patrimonio artistico e archeologico invidiato in tutto il mondo, che racconta l’importanza della sua storia. Il sud d’Italia, soprattutto, può raccontare la ricchezza e l’importanza del suo passato attraverso una serie di reperti dal fascino indiscusso. E Taranto non è da meno!

Il nostro giro turistico continua nella città vecchia dove le emozioni sono contrastanti. Dopo il ponte che collega questo lembo di terra separata artificiosamente dalla terra ferma, ci sono tavolini per strada molto carini tipici dei centri storici delle località di mare, ma poi ci addentriamo in una specie di ghost town. Palazzi meravigliosi con cortili e ingressi larghi adibiti all’ingresso di carrozze, quasi disabitati e spesso fatiscenti, motorini con gente senza casco, gatti che giocano o si azzuffano, murales a chiudere finestre di case abbandonate o a decorare portoni murati, botteghe di artigiani o di cose vecchie con qualche vecchietto che lavora o qualche giovane sdraiato a non far nulla. E poi stradine che hanno come sfondo il mare e piazzette curate che anticipano lo splendore di facciate di chiese romaniche o barocche. Immagini quasi surreali, immerse in un tempo non ben definito, che affascinano e al tempo stesso lasciano l’amaro in bocca. Ad enfatizzare tutto: il cielo! Nuvoloni neri alternati a nuvoloni bianchi dalle forme bizzarre disegnate dal vento e raggi di sole che solcano il grigio e fanno brillare il mare increspato.

La cattedrale di San Cataldo (o duomo di San Cataldo) è la più antica cattedrale romanica pugliese, anche se la facciata si discosta da quelle classiche del barese, è difatti settecentesca. L’interno presenta invece pareti bianche come lo stile romanico del luogo e filari di colonne tutte diverse. Il soffitto a cassettoni, anch’esso settecentesco, non presenta dipinti ma due statue, di san Cataldo e Maria Immacolata, e lo stemma del committente. Bellissimo il mosaico pavimentale medioevale, seppur fammentato. Gioiello del barocco è invece il Cappellone di San Cataldo che contiene la tomba del santo in corrispondenza dell’altare di marmo di Carrara finemente intagliato e impreziosito da madreperle e lapislazzuli, sovrastato da una cupola affrescata da Paolo De Matteis

La pioggia ci coglie mentre andiamo ad affrontare l’experience successiva: il giro in catamarano! Ci fermiamo sul porto in attesa che il tempo si rassereni, mentre la musica, proveniente da un dj set, accompagna lo scenario del mare che sbrilluccica fra gli alberi delle barche a vela e lo sfondo delle gru del porto industriale. Il catamarano ci porta dal Mar Grande al Mar Piccolo passando dal ponte girevole a quello di pietra e mostrandoci il fascino della costa di questa città così contraddittoria.

I ragazzi della Jonian Dolphine Conservation ci raccontano i segreti di un fondale marino che ha reso le cozze tarantine così gustose e questo golfo casa naturale per i delfini e per tante altre specie di cetacei. I delfini purtroppo non sono venuti a salutarci e ci hanno fatto tornare a riva un po’ tristi. Ma durante la passeggiata sul lungomare per raggiungere il castello, tre delfini si sono avvicinati ai frangiflutti per sorprenderci con una piccola danza. 

Il Castello Aragonese è stata l’ultima incredibile tappa del nostro tour. Chiamarlo castello è riduttivo perché parliamo di un’imponente fortezza, ammirabile anche dal mare, come ci ha illustrato la nostra divertentissima ma preparatissima guida della marina militare. Un racconto della storia del castello ma anche di tutta la città, condito di fascino, magia, racconti e leggende, un’esperienza davvero consigliata! Non poteva mancare un assaggio delle cozze tarantine presso il ristorante TAGii, proprio di fronte al castello, anche se settembre non è il periodo di migliore per queste cozze. Nota d’onore però alla frittura mista di pesce!

Un ringraziamento quindi a tutta l’organizzazione del BTM, che ha fatto di tutto per colorare la nostra esperienza di calore e bella energia, creando un gruppo affiatato di persone affascinate e divertite, nonostante diverse criticità che una realtà turistica in crescita deve ancora risolvere. Alla fine di tutto il mio pensiero è stato: Taranto merita davvero di essere rivalutata e visitata! Con la speranza che ci sia il giusto impegno per una crescita responsabile!

 

Mariagrazia Giove