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Ultima tappa del viaggio – andato avanti per tutta l’estate tra conversazioni, esperimenti, presentazioni, proiezioni e… divagazioni – alla scoperta di alcuni  possibili scenari “disegnati” dall’intelligenza artificiale nei quali, in un futuro nemmeno tanto prossimo (in alcuni casi è già il presente…), ci potremmo ritrovare a muovere.

L’appuntamento è per mercoledì 20 settembre a partire dalle 18,30 nel dehors della Pasticceria Neri, a Siracusa, e sarà il punto di approdo del ciclo “Intelligenza artificiale, deficienza naturale”, un progetto targato Alfio Neri per la cultura e G60 – Generazione Sessanta.  I riflettori saranno puntati questa volta sul mondo della Giustizia, un ambito nel quale l’impiego degli algoritmi dell’intelligenza può consentire di analizzare grandi quantità di dati giuridici, tra cui testi legislativi, precedenti giudiziari e decisioni delle Corti, al fine di fornire supporto alle decisioni giudiziarie. Ma c’è il rischio, paventato da qualcuno, che un impiego più disinvolto delle “macchine” possa portare anche ad avere provvedimenti e sentenze direttamente elaborati dall’intelligenza artificiale. Timore infondato o legittimo?

A confrontarsi sul tema “Quale Giustizia tra processi e processori?” saranno due magistrati, Andrea Migneco e Andrea Palmieri, e l’avvocato Valerio Vancheri.

Come di consueto a fare gli onori di casa sarà Franco Neri, imprenditore dolciario per mestiere e provocatore  culturale per passione (ma anche invertendo i due fattori il prodotto non cambierebbe granché…) mentre a coordinare la conversazione sarà il giornalista Aldo Mantineo, ideatore del ciclo di incontri.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.