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Il Driff 2023 con il suo prezioso carico di riflessioni, incontri illuminanti e visioni sorprendenti si appresta a vivere un’ultima settimana  tra infanzia e bullismo, traumi adolescenziali e poesia, storie di famiglia e relazioni tossiche. Il bagaglio del Driff 2023 si arricchirà domani, martedì 18 luglionella Casa Circondariale di Turi (alle 15) con Del Racconto, la Cura (di sé). terza e ultima incursione del festival nelle carceri pugliesi, in collaborazione con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Puglia.

Al centro dell’incontro il film Tapirulàn diretto e interpretato da Claudia Gerini, che nel suo esordio alla regia veste i panni di Emma, counselor che lavora da casa correndo incessantemente su un tapis roulant, mentre affronta, attraverso uno schermo, angosce, traumi e patologie dei pazienti/clienti che ne richiedono l’assistenza. Discuteranno dell’opera, dopo il videomessaggio inviato dall’attrice, Fabio Morici, attore e sceneggiatore del film, e il Garante regionale dei detenuti, Piero Rossi.

Dal 19 luglio il festival si trasferirà, fino alla conclusione, in piazza XX Settembre a Mola di Bari, dove mercoledì arriva l’ospite internazionale di quest’anno, la belga Laura Wandel, regista del film Il patto del silenzio – Playground, premio Fipresci a Cannes 2021 (dove è stato presentato in Un certain regard), capolavoro di indagine psicologica che ha fatto incetta di premi nel mondo, scelto dal Belgio come proprio candidato agli Oscar. Nora, al suo primo anno di scuola, inizia a frequentare lo stesso istituto del fratello maggiore Abel. Quando assiste a un atto di bullismo nei suoi confronti da parte di altri bambini, Nora, scioccata, cerca di proteggerlo avvertendo il padre e le insegnanti. Ma Abel la costringe a rimanere in silenzio. Una piccola ma drammatica vicenda esistenziale ad altezza di bambino, concentrata sui volti dei due bravissimi protagonisti. Il patto del silenzio è un film da non perdere per insegnanti, genitori e figli.

La serata sarà aperta da un esordio letterario che sta facendo molto parlare della sua autrice: “Monteruga” della giornalista salentina Anna Puricella (Fandango), che sarà presentato dall’avvocato Michele Laforgia. Monteruga è un paese abbandonato del Salento, terra di vento e di miraggi, un piccolo villaggio contadino nell’agro di Veglie. Angelo è il suo giovane custode; è andato a vivere lì da un paio di mesi, alla ricerca di pace e di un lavoro sicuro. Un luogo misterioso dove passato e presente si confondono tra visioni fantasmatiche e revenant immerso in un Salento senza mare, con tutto il suo ardente carico d’amore, di passione e di sangue. Nell’agosto del 1993, mentre lo scirocco insistente toglie il respiro e divora la ragione, Angelo scopre un segreto familiare che gli era stato taciuto e si ritrova a fare i conti con il passato.

A Mola, la settimana proseguirà giovedì 20 luglio con Del Racconto, la Vita (e basta), una serata inaugurata dalla poesia di Giorgio Ghiotti autore di “Ipotesi del vero” (Liberaria), che sarà presentato da Anna Cantatore, operatrice culturale e lettrice forte. Due libri in uno: il primo ha un titolo pacatamente razionale, l’altro ha un più incalzante passo sentimentale. Possono essere letti come due libri autonomi e persino molto eterogenei. Eppure l’autore ha voluto ricomprenderli sotto il titolo comune Ipotesi del vero, come se il secondo fosse il rovescio e la verifica del primo. Il primo è un libro dei ritorni, possibili e impossibili: quello del poeta a Roma e quello dei morti. Il secondo è un libro dedicato a un bambino: non è un libro per bambini, ma la testimonianza affidata a un bambino da un adulto.

A seguire, Un bel mattino di Mia Hansen-Løve, un ritratto di donna che colpisce al cuore presentato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes. Una straordinaria Léa Seydoux, in uno dei ruoli più intensi e luminosi della sua carriera, interpreta la madre single Sandra, alle prese con un momento di grande incertezza nella sua vita, in cui coesistono il grande dolore per la malattia degenerativa di suo padre e il sentimento di rinascita per un amore che nasce all’improvviso. Nel corso della serata, verrà presentato anche il cortometraggio Libera di Alex D’Antona, realizzato dagli studenti del liceo Albert Einstein di Mottola nell’ambito del progetto pilota sulla Legalità della Regione Puglia “L’Edificio della Memoria”.

Si continua venerdì 21 luglio con un altro esordio letterario sorprendente, “La strada dei pini d’inchiostro” della 19enne barese Bianca Versienti (Radici Future), presentata dalla giornalista Gilda Camero. Un romanzo ambientato a Cape May, New Jersey, luogo in cui si dipanano le vite di un gruppo di adolescenti che cercano di affrontare le prime difficoltà esistenziali e sentimentali. Sin dall’infanzia, Kristine si rifugia tra le pagine del suo romanzo preferito, Gita al faro di Virginia Woolf, passione in comune con suo fratello maggiore Oliver. Il faro è per entrambi simbolo di sogni e aspettative che si infrangono nella tragica estate del ’99, quando la misteriosa scomparsa di Lily, miglior amica di Kristine, lascerà un vuoto profondo e molti interrogativi sospesi.

Del Racconto, i nostri ragazzi”, serata in collaborazione con il Centro DCA – Centro Pugliese per i Disturbi del Comportamento Alimentare proseguirà con Educazione fisica di Stefano Cipani, regista che sarà a Mola per discutere del film scritto dai fratelli D’Innocenzo e tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna. I genitori di tre alunni vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia: è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.

Il gran finale del festival “Del Racconto, il Film” 2023 andrà in scena sabato 22 luglio con la Notte Bianca di Cinema&Letteratura di Puglia dedicata a “Del Racconto, (gl)i (in)Segnanti”, aperta da Monica Acito, giovane autrice esordiente con “Uvaspina” (Bompiani), romanzo intimo e feroce di grande successo su un legame tra fratello e sorella che rischia di diventare una prigione; ne parlerà con la giornalista e sceneggiatrice Antonella Gaeta.

Poi, toccherà al toccante dramma su una adolescente manipolata dal suo ragazzo Mia di Ivano De Matteo, regista ospite con la compagna e co-sceneggiatrice Valentina Ferlan. Il Driff ha scelto di premiare con il Premio Speciale I quattrocento colpi il film, capace di commuovere e far riflettere genitori e figli, con gli straordinari Edoardo Leo (premiato con il Globo d’Oro della stampa estera per il ruolo) e Milena Mancini nei panni dei genitori di Mia, interpretata dalla giovanissima esordiente Greta Gasbarri, senza dimenticare Riccardo Mandolini, che con realismo presta il volto al giovane manipolatore.

Nel corso della serata finale, verranno svelati e consegnati i premi del festival, realizzati dall’artista pugliese Gianni Marsico, decisi dagli spettatori che ogni sera hanno votato il Miglior film sez. I quattrocento colpi – Miglior film sez La terra vista dalla luna – Premio “Francesco Laudadio” Miglior Interprete – Miglior libro Non ci resta che leggere.   

Tutti gli incontri sono alle 19.30 a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
Info: 328/4071538 o su ibambiniditruffaut.com.

Sono 18 gli appuntamenti della XIV edizione del festival “Del Racconto, il Film” organizzato dalla Cooperativa tra Giovinazzo (piazzale Aeronautica militare), Sannicandro di Bari (corte castello Normanno-Svevo) e Mola di Bari (piazza XX Settembre), con tre incursioni nelle carceri di Trani e Turi. I detenuti dell’istituto penitenziario di Trani simbolicamente accompagneranno il Driff 2023 nel corso di tutto il suo percorso, grazie alla mostra fotografica “Tu (s)guardami fuori” – Le vite di chi vive dentro”, scaturita da un laboratorio durato un anno, di scrittura creativa – tenuto da Giancarlo Visitilli – e di fotografia – a cura di Luigi Demonte – all’interno del carcere di Trani. Dopo la scrittura, armato di macchina fotografica, ciascun detenuto ha avuto modo di scegliere una parte di sé, un dettaglio del proprio corpo, a esclusione del volto. Ognuno ha scelto quello che più lo rappresenta. Le gigantografie degli scatti frutto delle loro scelte sono diventate un oggetto d’arte speciale, un’intima e potente testimonianza che illuminerà le piazze del festival.

Questa edizione di “Del Racconto, il Film” è sostenuta da Ministero della Cultura – DG Cinema e Audiovisivo, Regione Puglia, con il Patrocinio del Presidente della Giunta Regionale, concesso con Decreto 267 del 06/06/2023, da Apulia Film Commission, dai Comuni di Giovinazzo, Mola di Bari, Sannicandro di Bari, Carceri di Trani e Turi, dall’ufficio Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Regione Puglia, da Teatro Pubblico Pugliese, dalla Fondazione Vincenzo Casillo e Coop. Alleanza 3.0. Il Festival è patrocinato da Fondazione Don Lorenzo Milani, Fondazione Cesare Pavese, APS Giraffa, Centro pugliese per i Disturbi del Comportamento Alimentare.

Redazione

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