Tempo di lettura: 2 minuti

Non è facile oggi sapere che cosa è accaduto più di Mille o Duemila anni fa con tanta esattezza. E non lo è non solo perché è passato davvero tanto tempo ma anche perché i fatti hanno subito nella loro narrazione tanti cambiamenti dovuti non solo all’inevitabile trascorrere del tempo che nessuno può mai fermare, bensì a ben altri fattori che non sono affatto da dimenticare ma- al contrario- considerare come si deve. In primis -inizialmente- i racconti e la Storia non venivano tramandati in forma scritta ma solo orale. E questo che cosa significa? Che “ il tutto”, passando di bocca in bocca, poteva subire delle storpiature. C’era chi lo faceva apposta a farle e c’è chi le faceva perché non si ricordava bene un aspetto o semplicemente perché non lo riteneva poi così importante e/o interessante. E così qualcosa si è perso, per sempre. E poi quando si è passati a trascrivere, anche in quel caso qualcosa è stato cambiato. Non tutti- infatti- lo hanno fatto fedelmente. Ognuno ci ha messo del suo e il suo punto di vista, quello del vincitore. Abbiamo mai letto la Storia raccontata dai vinti? Mai, o comunque, molto ma molto di rado. Ma un racconto non ha mai- in realtà- una sola maniera valida e corretta per essere raccontato. Un esempio pratico ed efficace in tale direzione? Ce lo propone l’autore, davvero molto abile. Prendiamo due amici. Erano una coppia di fidanzati fino a poco tempo fa. Poi si lasciano. Prima viene lui da noi e ci racconta la sua versione, poi, a insaputa dell’altro, viene lei e ci racconta la sua. Ma nessuno dei due ci ha raccontato la Verità assoluta. Questo non significa che ci abbiano raccontato una montagna di bugie ma che- semplicemente-  hanno raccontato i fatti, con tanto di emozioni e di sensazioni personali, secondo il proprio pensiero. E lo stesso si può dire della Storia passata che studiamo sui banchi di scuola. Tale notizia lascerà sconcertati e- persino- scandalizzati i più ma è la mera verità. Ancora increduli? Chi scriveva inizialmente? I ricchi e i potenti. Le donne o gli uomini? Gli uomini. Già anche solo ciò può farci capire quanto fossero faziosi certi racconti che -però- non sono del tutto falsi, questo no, semplicemente non completi. Manca la parte dei vinti o di tutte quelle persone che non avevano realmente voce in capitolo. Pensiamo all’antica Roma: i patrizi erano coloro che “contavano” e che stavano nelle grazie dell’imperatore mentre i plebei erano considerati una sorta di membri di un popolino rozzo e ignorante, tutto dedito al lavoro, perlopiù umile. E per farli contenti e stare belli zitti che si faceva? Si dava loro da mangiare e si organizzavano  i giochi! Del resto ai ricchi loro servivano, chi- se no- coltivava i campi, costruiva le loro case e i loro templi? O ancora, chi lavava e cuciva le loro vesti? E poi c’erano gli schiavi che talora erano anche uomini acculturati in quanto divenuti tali in seguito, magari alla perdita in battaglia del loro popolo di appartenenza. Costoro, i più dotti, hanno anche vissuto a stretto contatto con i potenti ma non potevano- di certo- dire la loro in maniera corretta e leale, pena la morte. E’ su queste basi che bisogna accostarsi a questo libro, adatto a un pubblico sia molto giovane che adulto. L’ideale per studiare e ripassare la Storia come si deve, attualizzandola. Il Top!

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.