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Dona Rufina, una società di “slow-fashion” fondata e gestita dalla designer Luciana Bulcão e partecipata principalmente da donne locali, mira a preservare e valorizzare la tradizione culturale della Pampa brasiliana e a proteggere l’ambiente. La prima collezione di borse, scarpe e accessori di Dona Rufina è stata un omaggio alle donne descritte dal famoso scrittore brasiliano Érico Veríssimo. È nata dai viaggi di Luciana Bulcão nella regione meridionale di Bagé e Lavras do Sul, dove ha incontrato le artigiane custodi di questa tradizione.

Nel 2021, Dona Rufina proporrà la lana grezza trasformata in feltro come alternativa sostenibile e innovativa nel settore della moda, automotive e delle costruzioni civili. Il feltro è termicamente isolante, anallergico, non infiammabile e biodegradabile, il che lo rende un ottimo sostituto delle pelli animali e dei materiali sintetici. Il feltro è venduto in coperte di vari spessori che possono essere utilizzate per creare qualsiasi tipo di prodotto, come vestiti, scarpe, mobili e decorazioni.

La lana stava perdendo il suo valore come materia prima. Le giovani donne non avevano lo stesso interesse delle loro nonne per questo antico sapere artigianale“, spiega la designer, che con questo progetto ha voluto rilanciare le economie locali e promuovere l’empowerment femminile. “Crediamo che il modo in cui produciamo e consumiamo dica molto di noi e di come vogliamo costruire il futuro”.

L’industria della moda è responsabile del 10% delle emissioni di CO2 e del 20% dello spreco globale di risorse idriche. La sola produzione di cotone consuma il 24% degli insetticidi e l’11% dei pesticidi usati in agricoltura, coprendo il 3% dell’area coltivata globale. La povertà, le condizioni di lavoro non sostenibili e le problematiche di genere sono strettamente legate a questa industria, la cui forza lavoro è composta all’80% di donne (Fonte UNECE).

Dona Rufina impiega la lana come materia prima principale e cerca di reinserire le materie prime nel mercato della moda e del design.  Le materie prime a basso impatto ambientale vengono utilizzate in ogni fase della produzione per rispettare i tempi di realizzazione e le caratteristiche naturali delle cose. Le particolarità dei materiali e i processi manuali fanno parte di un universo ecologicamente consapevole e socialmente impegnato. Il brand opera partendo dalla lavorazione della lana, passando per tutte le fasi di trasformazione e commercializzazione dei formati: stoppini, top, fili e infeltrimento, oltre alla produzione di borse e accessori in lana.

La materia prima di feltro ora offerta da Dona Rufina è certificata da Friend Of the Earth. I prodotti che portano l’etichetta ecologica Friend of the Earth Sustainable Fashion sono sottoposti a un rigoroso processo di controllo indipendente per verificare il rispetto di rigorosi requisiti di sostenibilità, tra cui la protezione della fauna e della flora selvatiche; la gestione appropriata di acqua, energia e rifiuti; la responsabilità sociale.

Per ulteriori informazioni, visitate il sito web: https://friendoftheearth.org/live-sustainably-2/sustainable-fashion/

Redazione

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