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Sospesa. Con le sue nervature curvate a onda all’infinito. Sospesa, non solo architettonicamente, in attesa di una delibera. Così appare oggi La Nuvola di Massimiliano e Doriana Fuksas, Nuovo Centro Congressi in costruzione al quartiere Eur di Roma, che ha eccezionalmente aperto le porte alla stampa per ospitare, seppur tra impalcature e materiali ancora a vista, la presentazione del nuovo Htc One. Una struttura all’avanguardia, che, dice il padrone di casa, il presidente di Eur s.p.a. Pierluigi Borghini, «sarà una grande risorsa per la città, anche dal punto di vista tecnologico».

Ma con un budget di 275 milioni di euro e a quattro anni dall’avvio dei lavori (la cui fine era prevista a dicembre 2010), l’operazione rischia ora uno stop clamoroso. «Se entro il 15 marzo il Consiglio Comunale non approverà la delibera che attendiamo dal 2011, i lavori si fermeranno», denuncia proprio Massimiliano Fuksas, che, racconta di come dal 2011 in cantiere si stia ancora attendendo l’approvazione per alcune opere complementari (che non comportano cioè aumenti di volume, ma solo il cambio di destinazione d’uso di alcune sale interne) e la rilocalizzazione dei parcheggi esterni. Un problema che si aggiunge alla già spinosa questione della vendita dell’albergo a quattro stelle annesso al Centro.

«Dopo due anni di attesa – dice Fuksas – non si può continuare a girare intorno alle cose. Ho eseguito lavori in tutto il mondo, ma certe cose accadono solo in Italia. Il Centro sarebbe già finito se non ci fosse stato questo intoppo. Ce la potremmo ancora fare entro l’anno, ma se per il 15 marzo non avremo l’approvazione, non potremo più continuare con i lavori. La colpa non è del sindaco Alemanno. È che ormai in Italia non c’è lo Stato ma solo un’enorme burocrazia».

«Fuksas ha perfettamente ragione. È necessario che la delibera sulla ‘Nuvolà sia approvata subito per permettere al cantiere di proseguire con i lavori», gli fa eco Alemanno che auspica per la prossima settimana l’ok alla delibera, «di impatto urbanistico quasi nullo, ma fondamentale per sbloccare risorse per il nuovo Centro Congressi di Roma».

Finora, ammette Fuksas, è davvero soddisfatto. La grande teca con la sua ‘doppia pellè in vetro è pronta. Quando sarà finita, spiegano dalla società Condotte d’Acqua s.p.a. che sta realizzando i lavori, si avrà l’effetto di una costante cascata d’acqua. L’accesso avverrà attraverso una ‘gradonatà in travertino (il tipico marmo romano che ritornerà anche nei pavimenti interni) che scendendo di 7-8 metri porta al Foyer (lo spazio da 5.700 posti suddiviso in comparti mobili, per cui si attende la delibera). Al piano superiore si trova il Forum, piazza da 7 mila metri quadrati per mostre ed eventi, collegata al ristorante da 200 coperti. Ed è nel suo ‘cielò che compare sospesa la Nuvola. Oggi le manca ancora il rivestimento in fibra di vetro, l’Atex 2000, che Fuksas ha già usato allo Zenith di Strasburgo, ma una volta ultimati gli impianti con i Guzzini sarà una vera nuvola illuminata nella notte dell’Eur.

All’interno, come in un guscio di noce, l’auditorium, oggi poco più che una spianata grigia dove anche i giornalisti devono indossare il caschetto, domani gioiello da 1.850 poltrone rosse Frau. Il tutto con un’infinta cura nella tecnologia ‘green’, dai vetri della teca con funzione antincendio e di ventilazione interna alla copertura in pannelli fotovoltaici ad alto rendimento energetico.

«E’ davvero l’esperienza più difficile della mia vita – conclude Fuksas – Ma anche quella a cui tengo di più. Come il figlio più difficile, che richiede tutto il tuo impegno».

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.