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In mostra fino al 26 agosto a Corigliano Calabro l’esposizione fotografica di Alessandro Capurso.
Oggi Tirana vive una forte espansione dovuta all’insediamento di nuove attività produttive grazie ad investitori internazionali. Sta vivendo un favorevole fenomeno di immigrazione di ritorno che va a confluire in un movimento di ricostruizione e ammodernamento dell’Albania tutta. E’ una polis che si sta dando una pelle nuova: ha tolto i cenci del passato e vuole presentarsi al tavolo dell’Occidente con il vestito buono. Inevitabili sono i mutamenti urbani che l’hanno riqualificata tramite piani urbanistici e interventi architettonici firmati da grandi architetti internazionali come Daniel Libenskind, polacco ma naturalizzato americano, che ha realizzato il Magnet: un nuovo quartiere residenziale a Tirana. Libenskind aderisce alla corrente del Decostruttivismo che de-costruisce appunto i canoni dell’architettura moderna. Oggi si respira un nuovo senso di libertà dice appunto l’architetto polacco. Shqiponja significa Aquila in albanese e sta a simboleggiare l’Aquila/Albania che sta per spiccare il volo verso le democrazie occidentali. Tirana oggi è una città in fermento che cresce giorno dopo giorno e non si ferma mai. Non molto tempo fa gli albanesi sbarcavano come clandestini sulle nostre coste. Era il 1991 quando la nave VLORA con più di 20mila persone “invase pacificamente” Bari quell’immagine ne è una testimonianza ancora nitida. Il porto era aperto. Nel 2018 invece siamo noi italiani che invadiamo legalmente e arriviamo in aereo l’Albania.