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"God_Is_An_Astronaut"Per la prima volta al Sud Italia per celebrare i quindici anni di carriera. Sette gli album autoprodotti con l’etichetta Revive Records che hanno ritagliato per la band dei gemelli Kinsella un ruolo da protagonisti sulla scena post-rock internazionale.

Il quartetto irlandese GOD IS AN ASTRONAUT sarà il prossimo 11 luglio all’Eremo Club di Molfetta per la terza data italiana del loro tour, aggiunta a Milano e Roma, grazie al lavoro dell’agenzia barese Rockcult, in collaborazione con A Desert Odissey e Karma Conspiracy Records.

Ticket in prevendita nel circuito bookingshow (18 euro + 2, diritto di prevendita). Biglietti disponibili anche il giorno dell’evento direttamente al botteghino al costo di 23 euro. Info: 347/687.38.64. Apertura porte alle 20, inizio concerto 20.30.

Dal debutto nel 2002 con The end of the beginning fino al recente Helios / Erebus (2015) i quattro di Glen of the Downs si pongono al confine tra rock psichedelico e morbidezze melodiche, generando sonorità tipiche dello space rock.

Musica strumentale che costruisce trame profonde, lasciando che i titoli dei brani (Shadows, Echoes, Parallel Highway, Beyond the dying light, First day of sun) ispirino connessioni emotive nel pubblico. Grande attesa dunque da parte dei fan italiani che dopo tedeschi e svizzeri potranno rivivere, dopo due anni di assenza, il full audio video show dei God is an astronaut, uno spettacolo straniante e cerebrale che gioca su contrasti, in bilico tra compostezza e picchi elettronico-progressivi.

È una citazione tratta dall’horror-movie Cabal (Nightbreed, 1990) di Clive Barker a ispirare Torsten e NielsKinsella (il primo voce e chitarra; il secondo basso elettrico) per il nome da attribuire alla neonata formazione che li vede nel 2002 affiancati da Loyd Hanney (batteria, sinth) e solo nel 2011 aggiungersi, dopo cinque album in studio, Jamie Dean alle tastiere e piano, completando così l’attuale line-up. Sublimi musicisti che nei live dimostrano maestria e una rara capacità di intercettare un pubblico trasversale, senza dimenticare la tradizione post-rock propria di formazioni come Mogwai, Slint e Tangerine Dream.

L’apertura del live è affidata al post-progressive dei molfettesi Gingko Dawn Shock, seguiti dai Bluestone Valley, nati nell’estate 2013 da un’idea del chitarrista Antonello Maggi e caratterizzati dalla voce di Graziana Campanella; chiude l’anteprima, il post-metal dei baresi Istmo. Selezioni musicali a cura di Erriquenz (Rockcult).

Evento prodotto da RocKcult, A Desert Odyssey, Karma Conspiracy Records.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.