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(Adnkronos) – Le Hawaii 'scoperte' dal Trattato Nato. Un nuovo attacco a Pearl Harbor o al comando dell'Indo-Pacifico a Honolulu potrebbe non far scattare l'articolo 5, quello in base al quale ognuno dei Paesi membri dell'Alleanza atlantica è obbligato a intervenire in caso di un attacco a uno degli alleati. Il paradosso – per cui 49 dei 50 Stati americani sono 'coperti' dal Trattato della Nato, che quest'anno festeggia 75 anni – è sottolineato dal presidente del think tank Pacific Forum di Honolulu, David Santoro, che alla Cnn dice: "E' la cosa più bizzarra. La gente tende a pensare che le Hawaii sono parte degli Stati Uniti e dunque che siano coperte dalla Nato". Ma tecnicamente non è così e la spiegazione di questa assurdità sta nell'indicazione geografica dell'Alleanza, che comprende i Paesi dell'Atlantico del Nord, mentre le Hawaii sono nel Pacifico. "Il motivo per cui non sono incluse – spiega Santoro – è che semplicemente non fanno parte del Nord America". Tra l'altro, il Trattato è stato firmato nel 1949, esattamente dieci anni prima che le Hawaii diventassero il 50mo stato degli Stati Uniti. Recita l'articolo 6: "Per attacco armato contro una o più parti si intende un attacco armato contro il territorio di una di esse in Europa o in Nord America…o contro le isole poste sotto la giurisdizione di una delle parti nella regione dell'Atlantico settentrionale a nord del Tropico del Cancro". E non è il caso delle Hawaii, collocate appena sotto. Interpellato dalla Cnn, il dipartimento di Stato americano ha confermato che in effetti l'articolo 5 non copre le Hawaii, ma ha chiarito che l'articolo 4 colma questo 'vuoto', laddove afferma che i Paesi membri si consulteranno quando "l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza" di uno di loro sia minacciata. E comunque è difficile che il Trattato possa essere emendato, dal momento che altri Paesi membri hanno territori al di fuori dei confini fissati nell'articolo 6. Così si ricorda il precedente delle Falklands, quando gli alleati non intervennero al fianco del Regno Unito contro l'Argentina, quando Buenos Aires invase le isole Malvinas. Tuttavia alcuni esperti sostengono che la situazione nell'Indo-Pacifico, 75 anni dopo l'entrata in vigore del Trattato, richieda un ripensamento. E questo perché le basi militari nelle Hawaii hanno un ruolo di primo piano nel contrastare un'eventuale aggressione nordcoreana o di difesa di Taiwan in caso di attacco cinese. Secondo John Hemmings, responsabile del Programma di politica estera e di sicurezza dell'Indo-Pacifico al Pacific Forum, l'esclusione delle Hawaii dalla Nato elimina "un elemento di deterrenza" per quanto riguarda la possibilità di un attacco cinese alle Hawaii a sostegno di un'eventuale campagna su Taiwan. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)