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Anche quest’anno il 17 gennaio si celebra la “Festa del Dialetto”, una giornata di cultura e tradizione all’insegna della valorizzazione delle lingue locali e popolari. La manifestazione a partecipazione libera, si svolgerà nell’Auditorium dell’Archivio di Stato (in via Pietro Oreste 45 a Bari) in due momenti diversi della giornata di mercoledì 17 gennaio.
Dalle 10 alle 12, dopo gli interventi introduttivi delle autorità e degli organizzatori, alla presenza di alcune classi dell’Istituto comprensivo Duse e degli IISS Marco Polo e Marconi-Hack, diversi alunni declameranno i propri componimenti in vernacolo. Nel pomeriggio, dalle 17 alle 19, sarà la volta degli autori e delle associazioni del territorio, le cui poesie saranno alternate alle performances di Enzo VaccaAntonella Genga e Brando Rossi.
L’edizione 2024 della “Festa del Dialetto”, dunque, oltre all’importanza del vernacolo come linguaggio comunicativo quotidiano e veicolo di creazione letteraria, è particolarmente improntata verso il dialogo intergenerazionale, nonché alla riscoperta dei luoghi in cui è conservato e tramandato il patrimonio culturale della comunità locale, quale è appunto la struttura dell’Archivio di Stato di Bari.
L’iniziativa, come di consueto, è sostenuta dalla Commissione culture del comune di Bari presieduta da Giuseppe Cascella, dalle Associazioni riunite intorno al progetto “Maggio a Bari”, ideato e coordinato da Vito Signorile, direttore del Centro Polivalente di Cultura Gruppo Abeliano, con la collaborazione del professor Nicola Cutino, direttore dell’Associazione Mondo Antico e tempi moderni, e l’Archivio di Stato diretto da Adriano Buzzanca.
Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.