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E’ stato pubblicato il nuovo singolo di Ghigo Renzulli “Circus”, che fa parte del Progetto chiamato No_Vox. Il musicista in questa nuova avventura si dedica in modo libero alle sue ispirazioni, seguendo la modalità strumentale nel ruolo oltrechè di chitarrista, anche di arrangiatore e compositore. Le origini campane di Ghigo Renzulli sono veicolate in modo evidente sia nelle suggestioni indotte dal brano che nelle scelte dell’arrangiamento. Un’atmosfera magica abbinata ad una spiccatissima fantasia strumentale. Un brano decisamente fuori dalle righe. Creato con l’ausilio di strumenti poco comuni, (ad esempio il basso tuba), il nuovo pezzo del musicista, erige un ponte tra il suono tradizionale e quello moderno del rock. “Circus” sembra iniziare come una Tammurriata napoletana, un tappeto di chitarre a dare quasi un’aria folk alla composizione e la presenza di suoni “mandoliniani”, di piatti, charleston, cassa di batteria, e piccole percussioni, fungono da base a fraseggi melodici introduttivi che seguono diverse soluzioni armoniche. La dolcezza delle chitarre che restano poi sullo sfondo, diventano premessa per l’ingresso di quella elettrica. All’accompagnamento contribuiscono anche l’emersione delle percussioni sempre più presenti e suoni di tastiera particolarmente gradevoli. Fanno il loro ingresso anche dei piccoli intermezzi e delle ripartenze in cui il suono iniziale delle chitarre più “morbide” si alterna a quello della chitarra elettrica, mentre una pioggia di note suonate dal pianoforte rende il sound completo. Il finale è raffinato perché Ghigo ha dato spazio ad un bellissimo arpeggio di pianoforte in primo piano, che inizialmente prevale e poi si integra alle chitarre iniziali.

E’ un brano scorrevole nella sua struttura, dalla forma ben definita. Riuscito anche perché davvero riascoltandolo, ci si dimentica della mancanza di una voce. Un aspetto da sottolineare, perché qui c’è la forza dell’autore che ci consente l’immersione nel suo mondo musicale senza ricorrere a scorciatoie. Il suono e l’esecuzione di Ghigo sono inimitabili come sempre, le modalità d’interazione con lo strumento e le soluzioni stilistiche inserite di volta in volta risultano efficaci. Indice di una indiscutibile personalità sonora ed esecutiva, che ha fatto la differenza nella riconoscibilità anche del suono dei Litfiba. Proporre un progetto strumentale come quello che porta avanti Ghigo nel 2024 in Italia, è qualcosa di inusuale e coraggioso allo stesso tempo, ma riuscitissimo, che ha il “profumo” della musica sana, di qualità vista come forma d’arte. No_Vox è una sfida che Ghigo sta vincendo, perché ascoltando i suoi brani si comprende come la creatività del chitarrista non si esaurisca solo nella discografia del gruppo toscano ma vada oltre, molto oltre, in modo genuino e ricercato, lasciando sempre una traccia indelebile della sua personalità artistica.

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