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Ieri sera abbiamo assistilo all’ultima delle tre serate che vedevano protagonisti, sul palco del Blue Note di Milano, i Matt Bianco.

La celebre band, che ha vissuto l’esplosione del successo negli anni 80, continua, dopo 30 anni, a riempire i locali e ad offrire al pubblico uno spettacolo coinvolgente, fatto di un miscuglio elegante di latin, jazz, funky e pop. Ormai il loro concerto è appuntamento fisso per la stagione del Blue Note, ma quest’anno abbiamo qualche novità. I Matt bianco, si sono sempre presentati con una numerosa formazione, solitamente di otto elementi, oltre ai due storici componenti Mark Fisher e Mark Reilly. Da qualche mese la band si è ridimensionata e ha cambiato molti elementi del suo organico.  Sul palco questa volta abbiamo Leon Stenning alla chitarra, Orefo Orakwue al basso, Tony Mason alla batteria e Mary Pearce alla voce, l’unico rimasto della vecchia formazione è Andrew Michael Ross al flauto e al sassofono.

Alcuni brani più latineggianti hanno risentito un po’ della mancanza delle percussioni, altri della mancanza della tromba, ma nel complesso il risultato è stato ugualmente entusiasmante, perchè i suoni del basso e della tromba risultavano più definiti e Andrew M. Ross ha performato in assoli di flauto e di sax sorprendenti. La vocalist Mary Pearce era al suo debutto coi Matt Bianco e in alcuni momenti sembrava un po’ più timida rispetto alle precedenti cantanti che hanno accompagnato la band. Ma Railly ad un certo punto le ha regalato la scena e la sua calda voce nera è esplosa. Mary ha lavorato con artisti del calibro di Lionel Ritchie, Grave Jones, Courtney Pine, Boy George e Donna Summer. I pezzi in repertorio sono stati i classici, con qualche rivisitazione di alcuni pezzi. Attendiamo con ansia l’uscita imminente del nuovo album, del quale ci hanno presentato solo alcuni accenni.

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Foto di Mariagrazia Giove, riproduzione non consentita.

Mariagrazia Giove