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Questo libro è una provocazione, mette allo scoperto l’inespresso e porta all’essenziale del successo: il vero potere è servire! Il vero Leader è colui che riconosce questo suo potere. Mettersi al servizio, prendersi cura della bellezza di ogni persona affinché fiorisca… e questo si può fare solo con l’umiltà di chi sa di essere dinanzi a un mistero più grande di sé!… e non ci sono formule prefissate… ci sono quei puntini di sospensione da riempire con ciò che ogni relazione ci fa scoprire o crea di nuovo. Jim Collins dice chiaramente che per essere un leader che porta all’eccellenza la propria azienda bisogna avere, obbligatoriamente, dentro di sé il seme dell’umiltà. Non confondere i leader che sono umili da quelli che si dichiarano carismatici, perché I leader carismatici realizzano “grandi aziende” ma non “aziende grandi”. Per realizzare "aziende grandi" c’è bisogno di leader Per queste ultime c’è bisogno di leader con:- una evidente volontà di vedere se stesso accuratamente;- una comprovata capacità di stimare i contributi e i punti di forza degli altri;- una grande motivazione ad imparare e ricevere feedback;- una buona capacità di coinvolgere i propri collaboratori mediante un approccio che privilegi l’ascolto attivo e che ammetta, in modo trasparente, i propri limiti. Umiltà significa scegliere sempre la strada della verità, soprattutto verso se stessi. L’umiltà pone il leader nelle condizioni discoprire che c’è sempre una nuova prospettiva da cui osservare la realtà. L’umiltà ha il potere di rendere il leader libero dalle sue idee e dai suoi pregiudizi e questo fa si che sia amato dagli altri.

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La conoscenza di sé conduce all’umiltà. La leadership fondata sull’umiltà, negli Stati Uniti è definita “servant leadership“. "Leadership che serve" . Per questo fino a quando vivremo con la persuasione che gli altri debbano vivere sempre nella nostra orbita, fino a quando non ci decideremo a servire senza apparire, il rapporto con i nostri collaboratori, con i nostri colleghi, con i nostri amici, con inostri familiari, sarà sempre fonte di continui dispiaceri e di malumore: tanta superbia e nessuna leadership. Un buon leader parte da se stesso, si sforza di capire bene i propri limiti, comprende a fondo il proprio comportamento nelle relazioni con gli altri e valuta al meglio la visione d’insieme di qualsiasi problema: in questo modo ogni sua decisione è presa in modo relazionale e non gerarchico, razionale e non istintivo. Essere umile non vuol dire avere angoscia o timore. Non ha niente a che fare con il vivere sotto tono, con il piegare il capo, con il comportarsi da zerbino. Vivere l’umiltà non è una menomazione del leader o una perpetua condanna alla tristezza. L’essere umile, porta il leader a giudicarsi secondo l’autentica sua realtà, evitando ogni esaltazione o umiliazione di se stesso.

Sulla piattaforma web: www.leaderumile.it è possibile eseguire il download ed anche guardare il video libro.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.