Tempo di lettura: 3 minuti
La
Puglia si prende cura del suo sistema turistico regionale messo in
ginocchio dalla crisi provocata dal Covid-19. Il comparto alberghiero
beneficerà di importanti strumenti straordinari con rilevanti
risorse anche con una quota a fondo perduto. Tra queste, il
“Microprestito” per piccole imprese, professionisti e partite Iva
(20% a fondo perduto), il “Titolo II – Emergenza Covid-19” a
sostegno degli investimenti delle piccole e medie imprese
turistico-alberghiere (dal 20% al 30% a fondo perduto), voucher
occupazionali nel settore alberghiero per 1.000 euro al mese per
unità occupata (fino a 7 unità) per 10 mesi. Il Governo regionale
ha recepito in questi casi le proposte formulate dalla Federalberghi
Puglia al Tavolo del Partenariato Economico-Sociale.
La manovra
complessiva del Governo regionale per fronteggiare le ripercussioni
sul nostro tessuto economico e produttivo a causa del Covid-19
ammonta a 665 milioni di euro così ripartiti: 256 per il
“Microprestito”, 200 per il nuovo “Titolo II – Emergenza
Covid 19”, 50 per i Consorzi di garanzia Fidi, 45 per il settore
del Turismo e della Cultura, 85 milioni per le nuove fragilità
sociali, 29 per le spese sanitarie dovute all’emergenza
Covid-19.
«Questi strumenti straordinari messi in campo dal
Governo regionale – dichiara Francesco
Caizzi,
presidente della Federalberghi Puglia – e le relative risorse
previste, concorreranno a immettere liquidità nel sistema economico
regionale e consentiranno alle aziende di resistere fino alla ripresa
dell’economia. Per il comparto turistico-alberghiero mi preme
sottolineare il continuo e proficuo impegno dell’assessore
regionale al Turismo, Loredana
Capone,
che ha supportato in Giunta le nostre ragioni, contribuendo a far
recepire le proposte della Federalberghi. Certo, per noi albergatori,
si tratta di forme di strenua e lunga resistenza. Non ci facciamo
illusioni particolari sui risultati dell’intero 2020. Il turismo e
il sistema dell’accoglienza non sono ancora in grado di scorgere
alcuna luce in fondo al tunnel. Questi provvedimenti sono, però,
fondamentali per evitare che alla prevista ripresa della primavera
2021, quando probabilmente avremo anche un vaccino contro il
coronavirus, il nostro comparto non si presenti dimezzato nella sua
consistenza. Adesso è importante che il nostro assessore e l’intera
Giunta si attivino in tutte le sedi nazionali ed europee, perché la
significativa mole di risorse previste e gli strumenti ipotizzati
possano divenire operativi almeno entro i prossimi 10/15 giorni.
Impelagarsi oggi nella palude della burocrazia potrebbe significare
perdere in partenza qualunque sfida.»
«Nel merito dei
provvedimenti – conclude Caizzi – ritengo che la possibilità di
usufruire dei voucher occupazionali fino a 7 dipendenti per
struttura, sia per il sistema alberghiero uno degli aiuti più
importanti per mantenere l’azienda aperta e operativa e per
preservarne il valore in tutte le sue forme materiali e immateriali.
Il “microprestito” e il “Titolo 2 Covid” sono strumenti
importanti per far affluire liquidità nelle nostre aziende che,
voglio rimarcarlo, sono tra quelle con maggiori costi fissi.
Naturalmente le misure regionali da sole non possono risolvere tutti
i problemi. Aspettiamo e auspichiamo che i provvedimenti del Governo
centrale non sottovalutino la portata nazionale del turismo che vale
almeno il 13/15% del Pil italiano. A questo punto, diventa cruciale
l’adozione da parte della Regione di un protocollo sanitario che
sia sostenibile economicamente (affinché le misure di cui prima non
siano vanificate) e coniugabile con i principi dell’accoglienza.
Non dimentico, infine, l’importanza vitale della cancellazione,
almeno fino a dicembre 2020, di tutta quella fiscalità locale e/o
nazionale che un settore che registra un calo intorno all’80/90%
non è in grado di sostenere.»