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Si è appena concluso il campionato di calcio di serie A e come sempre non si contano solo i punti e le vittorie di ogni singola squadra, ma a fine stagione si fanno anche i conti con tutti gli infortuni subiti da ogni singola compagine e quanto hanno inciso, sulla condizione fisica di ogni singolo giocatore, nell’arco della stagione stessa. Da una analisi elaborata da AdnKronos Salute, sulla base dei dati, messi a disposizione da solo dieci squadre, è emerso che si sono verificati 607 infortuni, tra strappi, stiramenti, lesioni articolari, infiammazioni, distorsioni, contusioni e fratture. Per il 55% dei casi, si è trattato di infortuni da origine muscolare. In Italia è emerso, poi, in questi anni, un altro triste primato. In serie A, c’è il numero maggiore di infortuni, rispetto a tutti gli altri campionati di calcio in Europa. Quali le cause? E quali rimedi ci potranno essere in futuro? I medici ed i fisioterapisti, presenti nelle nostre società calcistiche, danno la colpa ai troppi impegni ai quali le squadre sono costrette ad affrontare nell’arco totale di una stagione. Squadre blasonate, come il Milan o l’Inter, possono disputare anche sessanta partite a stagione e, di conseguenza, non è difficile trovare nel loro organico almeno un giocatore, che si è dovuto fermare per un grave infortunio. C’è da dire, poi, che rispetto agli anni 70′ e 80′, la struttura fisica del calciatore stesso, è assolutamente cambiata. Questo a causa dei carichi di lavoro impressionanti, che ogni giocatore svolge durante gli allenamenti quotidiani. Se si guarda la struttura fisica di un calciatore di serie A, non è difficile non paragonarla a quella dei grandi atleti. E questo perché il calcio moderno è completamente cambiato rispetto a quello di trenta anni fa. Non è difficile trovare medici dello sport, i quali dichiarano che un buon calciatore deve essere prima un buon atleta. Anche un ritmo di gioco molto veloce può portare ad avere seri infortuni. Ma gli staff medici di ogni singola squadra, lavorano affinché questi traumi possano diminuire. Altre cause di infortuni seri possono essere i forti contrasti, o falli, che puntualmente vediamo ogni Domenica nei nostri stadi. Questa può essere anche una conseguenza di una insufficiente educazione e lealtà sportiva, che dovrebbe essere insegnata dalle scuole. Il clima, poi, è un fattore di rischio molto alto per gli infortuni. Si è notato, infatti, proprio nell’ultimo campionato, che le squadre del sud hanno avuto, rispetto a quelle del nord, un numero nettamente inferiore di infortuni. Questo può essere dovuto al fatto che al nord nel periodo invernale i campi possono essere ghiacciati, fattore determinante per un grave stop calcistico. Ma c’è un aspetto importantissimo che i medici continuano ad insegnare ai calciatori: lo stile di vita. Alcool e poco riposo possono agire in maniera sfavorevole alla migliore performance sportiva. Evitare, quindi, le ore piccole in discoteca, o l’assunzione di alcool, anche in piccola quantità, è la migliore prevenzione che uno sportivo possa intraprendere per tutelare la propria salute. E’ di questo che l’uomo, prima che il calciatore, deve tener conto.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.