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"migliore55"
Sono tra i giochi più famosi al mondo, hanno fatto divertire intere generazioni e adesso i LEGO approdano al cinema con una spassosa pellicola d’animazione, firmata dall’ormai consolidata coppia di registi Phil Lord – Christopher Miller (“Piovono polpette” e “21 Jump Street”) e da Chris McKay. “The Lego Movie” non rinuncia alle tecniche più moderne dell’animazione computerizzata, ma la genialità dei registi sta nell’aver ricercato uno straordinario effetto di realismo, portando sul grande schermo mattoncini e omini LEGO nel loro aspetto più conosciuto. Tutte le scene sono state costruite in stop-motion e con pezzi reali (persino l’oceano, le nuvole o il fumo) e si ha, perciò, la sensazione di trovarsi davanti a mondi fantastici assemblati a mano (come appunto si fa giocando con i LEGO), a miniature rese grandi dall’occhio della camera piuttosto che a set virtuali. Tutto ciò che compare sullo schermo potrebbe essere ricreato da chiunque (a patto che si disponga dei 3.863.484 mattoncini e dei 183 omini utilizzati per realizzare la pellicola!). Persino gli omini che, come tutto il resto, sono in 3D, mantengono le loro caratteristiche originali, sia nei lineamenti piatti definiti da occhi, bocche, sopracciglia in 2D, sia nei movimenti limitati e privi di fluidità. Non mancano nemmeno graffi o imperfezioni che appaiono, ben visibili, qua e là come se si trattasse di giocattoli veri che, con il tempo, si rovinano (specie se fatti saltare costantemente in aria!).

"LEGO99"
A fonte di una costruzione scenografica così grandiosa, la trama è invece un po’ banale. Segue le peripezie di Emmet, un comune operaio edile, ligio alle regole, che si ritrova per caso a dover salvare il mondo dal terribile presidente Lord Business, pronto a immobilizzare per sempre l’universo LEGO con il Kragle. Pur nella sua semplicità, la storia affronta diversi temi che non sono comunque immuni da controsensi. La morale ci spinge a credere che ciascuno può diventare speciale grazie alla propria creatività, Emmet infatti fa cose straordinarie nel momento in cui smette di seguire il suo libro d’istruzioni, eppure stranamente alla fine è proprio la sua capacità di seguire le regole che porta lui e i suoi amici a salvare l’universo! In ogni caso, nonostante contraddizioni, assenza di colpi di scena, sorprese e sviluppi originali, il film non è mai noioso, perché ogni avventura diventa il pretesto per attraversare i diversi e coloratissimi mondi LEGO (a cominciare dal vecchio West) e perché regala un susseguirsi di gag divertenti e parodie di situazioni, personaggi storici e super eroi (da Batman a Superman, da Wonder Woman a Lanterna Verde), capaci di far ridere grandi e piccini.

Che nasconda o meno anche un po’ di marketing, “The Lego Movie” è una pellicola vivacissima e leggera, com’è giusto che sia un film d’animazione. Tra una risata e l’altra, offre messaggi positivi e riesce a stimolare la fantasia, perché mostra tantissime costruzioni che si montano, smontano e ricompongono a gran velocità sullo schermo. Scena dopo scena, lo spettatore è spinto dall’irrefrenabile voglia di riprendere in mano i mattoncini e gli omini più famosi al mondo che Phil Lord, Christopher Miller e Chris McKay hanno portato in una nuova dimensione, costruendo un prodotto adatto ai piccoli e a tutti gli appassionati di LEGO.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.