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"take-five-guido-lombardi"Una rapina è un buon modo per diventare ricchi, ma solo alcune volte! Se poi a organizzarla sono un idraulico indebitato, un fotografo di matrimoni, un depresso ‘Sciomèn’, un ricettatore e suo nipote ex pugile, il risultato è davvero disastroso. La banda che ne viene fuori risulta improbabile e il colpo messo a segno rocambolesco. L’obiettivo sono milioni di euro, ma alla fine il bottino si compone soltanto di incomprensioni e minacce.

Sullo schermo prende forma a poco a poco una carrellata, non troppo approfondita, sui meccanismi della malavita e sulla cultura napoletana. Tutto però si plasma attraverso i luoghi comuni del caffè, dell’esaltazione per la partita e della pizza. Di contro manca una panoramica sui luoghi della città. L’intera storia si svolge quasi interamente nello spazio ristretto di una casa, in cui i nervi di banditi così diversi sono destinati a crollare.

Il punto di forza di Take Five resta comunque un contesto realistico che non toglie spazio alla creatività. La criminalità non appare solo come una piaga sociale, ma diviene oggetto di scene ai limiti del ridicolo. Nel complesso, la storia è drammatica, ma la violenza e la tragicità di alcuni momenti sono smussate dalla simpatia napoletana che irrompe sullo schermo persino durante le azioni più torbide. L’uso intelligente della colonna sonora, composta da un mix di generi differenti e dal rallenty, conferisce invece ad alcune scene un carattere quasi irreale.

Guido Lombardi si distingue per una regia originale e perché riesce a creare una pellicola capace di raccontare la criminalità in maniera diversa. E, tra sparatorie e uccisioni, ci strappa anche qualche risata.

 

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.