QUALE RAPPORTO TRA GUERRA, GIOCO E VIDEOGIOCO? TRENTA ESPERTI NE HANNO DISCUSSO A BARI

«Il videogioco narra da sempre la guerra. Non solo. Una delle attività più diffuse, tra i bambini, è quella di “giocare alla guerra”, e, così come si può farlo con soldatini e spade di plastica, si può farlo, oggi, anche con i videogiochi. Il problema è come la racconta, perché, essendo un tema sensibile, ci sono tanti modi di farlo ed è necessaria una certa cautela».

Così, Marco Accordi Rickards, direttore della Fondazione Vigamus, tra i trenta esperti di storia, letteratura, filosofia, giochi e videogiochi giunti a Bari, lunedì 17 ottobre, da tutta Italia e dall’Europa, per “Videogames, Guerra e Alta Cultura”, un’iniziativa per discutere su come un tema complesso e delicato come la guerra possa essere raccontato tramite giochi e, in particolare, videogiochi.

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