“Ci penseremo domani” di Stefano Gianuario: un’inattesa sorpresa

«Era una ragazza graziosa, nulla da dire e in più era divertente, ironica ed era un piacere conversare con lei. Questo. Solo questo. Ma non era cosa da poco. Non riuscivo a smettere di guardarla, con quel gioco infantile di evitare lo sguardo, rigettandolo nella lista e poi tornare alla carica di nascosto. La verità è che mi stavo divertendo come non ricordavo, come avevo scordato di saper fare.

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