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Riflessione sulla Origine della pasqua ebraica

L’istituzione della Pasqua si trova descritta nell’Enciclopedia Treccani: nasce ed è spiegata dalla Bibbia con la liberazione degli Ebrei dall’Egitto. Secondo il racconto biblico, il faraone impediva agli Ebrei di lasciare la terra d’Egitto, né le prime 9 piaghe che Mosè aveva fatto abbattere su di essa lo avevano mosso dal suo proposito. Fu allora la volta della decima piaga. Per ordine di Dio, Mosè dispose che nel pomeriggio del 14 del mese di abīb (detto poi nisān) ogni famiglia ebrea immolasse un agnello e aspergesse col suo sangue gli stipiti e l’architrave della porta di casa; ordinò inoltre che le carni della vittima fossero arrostite e mangiate in fretta e in abito di partenti, insieme con pane non fermentato (azimo) ed erbe amare. Nella notte stessa, Dio passò dinanzi alle case egiziane e ne uccise tutti i primogeniti, risparmiando invece quelli israeliti, le cui abitazioni erano riconoscibili dal sangue sugli stipiti. Vinto da quest’ultima e più terribile prova, il faraone non si oppose a che gli Ebrei, in assetto di partenza, si allontanassero.

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VERSO LA DEMOCRAZIA COMPIUTA. IL DIFENSORE DEL DIRITTO

Il potere, in qualsiasi regime, tende a diventare arbitrario, se non oppressivo, durante il suo esercizio, avvicinando l’Amministrazione pubblica, piú ad un corpo estraneo e vessatorio che non ad organi diretti al funzionamento e miglioramento della Comunità.

Questo fenomeno riscontrabile in ogni Forma di Stato ed in ogni Forma di Governo, in democrazia è particolarmente rilevante nelle democrazie rappresentative, come quella italiana e di quasi tutto l’Occidente, perché, di norma, i cittadini non hanno nessuna possibilità di incidenza o di controllo sull’esercizio del potere, da parte del Governo, in ultima istanza della Pubblica Amministrazione, e degli altri centri di potere Ciò anche perché risulta molto flebile e, comunque, dilazionata nel tempo l’eventuale remora derivante dalle scadenze elettorali, alle quali, specialmente di recente, i cittadini spesso e sempre di piú non partecipano per sfiducia proprio verso il Potere.

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ESERCIZIO E CONTROLLO DEL POTERE. SUGGESTIONI TRA PASSATO E PRESENTE

La società contemporanea è caratterizzata da una progressiva estraneazione dei singoli dalle decisioni comuni e dal ‘potere’.

Questo crea un grande distacco tra i governanti ed il resto della popolazione e lede il diritto prioritario di decidere del proprio destino.

Mi sembra caratteristica dei nostri tempi l’assenza di un’avvertita riflessione progettuale sul ‘modello’ organizzativo più consono alle necessità del presente.

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SOCIETAS HUMANA E FAMIGLIA. CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ

Intorno alla famiglia ed alla sua priorità nelle forme di organizzazione della società si riscontra una quasi totale convergenza, ma con profonde differenziazioni.

Essa è perno della cosiddetta civiltà occidentale.

Ciononostante la cosiddetta ‘area asiatica’ la prospetta con piú incisiva radicalità e rimprovera l’Occidente di non assegnarle la dovuta priorità, dando rilievo prioritario all’uomo in quanto singolo. Ciò (presumo) perché in quell’area non c’è stata l’incidenza dell’Illuminismo, che ha spinto a porre al centro del pensiero e dell’organizzazione sociale il singolo.

Pari differenziazione avviene è operata anche da parte dell’Islam.

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LA VITA OLTRE LA VITA. IL DOMANI

Ciò potrebbe essere conseguenza dei profondi cambiamenti che lasciano intravedere l’eventualità dell’avvento di una nuova era, connotata dal passaggio dall’umano all’ultra-umano (o trans-umano). Infatti, proprio in questo millennio si è affacciato all’orizzonte un interrogativo importantissimo: siamo alle soglie di cambiamenti che miglioreranno le condizioni di vita o alla vigilia di una rivoluzione epocale, la quale, all’opposto, può sfociare nel post-umano? Vale a dire: il mondo sparirà come lo conosciamo, cioè come ‘ vita’ e ‘ vita umana’? O, all’opposto, l’umanità potrà persino conseguire l’immortalità?

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“PERSONA” PER UNA PULIZIA CONCETTUALE E TERMINOLOGICA

Da quando, piú di 2 (forse 2,8) milioni di anni fa è comparsa la specie ‘uomo’ la storia del nostro pianeta è stata costantemente e progressivamente caratterizzata dalla centralità assorbente ed assolutizzante dell’uomo.

L’antropocentrismo è stato inarrestabile ed ha comportato la riconduzione all’uomo ed ai concetti costruiti intorno a lui di ogni visione e costruzione di idee e di concetti.

Nel diritto, soprattutto nell’Occidente, a tutto ciò è corrisposta l’elaborazione del concetto di persona.

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Oltre l’uomo. Intelligenza artificiale e diritto L’era dei robots. (Prima parte)

Vi sono tempi ed avvenimenti cruciali nella Storia; in grado di cambiare il suo corso o, quanto meno, di imprimerle un cammino fino ad allora neanche immaginabile.

Cosí, ad esempio, è stato per la scoperta del fuoco, della ruota, del cavallo e delle macchine che hanno dato vita alla società industriale.

Ora, dopo che da tempo si è parlato della nascita della società postindustriale, per unanime riconoscimento siamo in parte dentro in gran parte alle soglie di una rivoluzione che concerne ogni aspetto della vita sociale e, forse, della visione della vita stessa: l’avvento e la sempre piú permeante ed inarrestabile presenza delle intelligenze artificiali e/o robots, come piú comunemente in via generica si suole indicare il fenomeno.

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