Riflessione sulla Origine della pasqua ebraica
L’istituzione della Pasqua si trova descritta nell’Enciclopedia Treccani: nasce ed è spiegata dalla Bibbia con la liberazione degli Ebrei dall’Egitto. Secondo il racconto biblico, il faraone impediva agli Ebrei di lasciare la terra d’Egitto, né le prime 9 piaghe che Mosè aveva fatto abbattere su di essa lo avevano mosso dal suo proposito. Fu allora la volta della decima piaga. Per ordine di Dio, Mosè dispose che nel pomeriggio del 14 del mese di abīb (detto poi nisān) ogni famiglia ebrea immolasse un agnello e aspergesse col suo sangue gli stipiti e l’architrave della porta di casa; ordinò inoltre che le carni della vittima fossero arrostite e mangiate in fretta e in abito di partenti, insieme con pane non fermentato (azimo) ed erbe amare. Nella notte stessa, Dio passò dinanzi alle case egiziane e ne uccise tutti i primogeniti, risparmiando invece quelli israeliti, le cui abitazioni erano riconoscibili dal sangue sugli stipiti. Vinto da quest’ultima e più terribile prova, il faraone non si oppose a che gli Ebrei, in assetto di partenza, si allontanassero.
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