Minima conoscenza della politica per riportare la democrazia al suo posto
In tempi di politica minima, occorre ripartire dalle basi per ricostruire una conoscenza minima della politica. Il percorso pare in salita ma Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica, all’Università di Bologna, allievo di Norberto Bobbio e di Giovanni Sartori, nel suo ultimo impegno letterario , “Minima Politica” edito da UTET, utilizza ben sei lezioni di democrazie, quella vera, per riprendere il bandolo della matassa da decenni perso nel labirinto di chiacchiere senza senso ,inutili, che nel tempo hanno generato soltanto una forma di democrazia apparente dove la libertà è diventata soltanto un’illusione della nostra mente. Si parte dal capitolo delle “leggi elettorali”, “la rappresentanza politica”, “Presidenti della Repubblica”, “deficit democratico”, “governabilità”, per arrivare al capitolo, “Non Liberali, non democrazia”: “le democrazie dei moderni nascono, da un lato attraverso il riconoscimento, la protezione, la promozione dei diritti dei cittadini, delle persone, e, dall’altro, sulla separazione delle istituzioni e dei poteri”
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