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Una «Locandiera 2.0» domani al Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma ad opera di Scene Teatro

Un classico della commedia dell’arte risalente a 270 anni fa come La locandiera di Carlo Goldoni, riscritto e trasportato ai giorni nostri. Parliamo dello spettacolo #Lalocandiera2.0, nell’adattamento in chiave moderna di Barbara Silvani e diretto dal regista e attore modenese Daniele Sirotti. La commedia andrà in scena stasera (ore 20.30) al Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma a Bari (Strada Privata Borrelli 43).

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“Il girone di Ofelia” convince il pubblico barese. Pronto per calpestare i meritati palcoscenici nazionali

La scena comincia con l’apparizione dello spettro del Re di Danimarca che svela ad Amleto la tremenda verità: suo zio, Re Carlo,  ambendo al trono e al matrimonio con la Regina, lo aveva ucciso, versandogli nell’orecchio un veleno mortale mentre dormiva in giardino.

 Alla fine della tragica storia lo spettro chiede al giovane di vendicarlo, ed Amleto accoglie la richiesta senza indugiare.

E’ il caso di dire, dunque, “c’è del marcio in Danimarca”, visto il contesto di congiure e discordie in cui si svolgono le vicende.

Un tema forte e di grande attualità che la compagnia barese ha rappresentato con grande maestria evidenziando ancora una volta l’amara verità di ”quanto il potere possa logorare chi ce l’ha e sbeffeggiare chi non ce l ha”, come recita sul palco uno dei personaggi.

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Il girone di Ofelia. La pièce teatrale dell’associazione Scene il 13 maggio al Piccolo Teatro Eugenio D’attoma

“Il girone di Ofelia” è una pièce teatrale tratta dall’Amleto di William Shakespeare che si concentra sulla figura di Ofelia, una giovane donna che vive una vita difficile sotto il controllo dei suoi genitori e del principe danese Amleto. La trama ruota intorno alle lotte interiori di Ofelia e alla sua discesa nella follia. 
La pièce che andrà in scena il prossimo 13 maggio alle 20.30 al Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma di Bari (strada privata Borrelli 41) a cura dell’associazione Scene è una delle opere più interessanti di Shakespeare dal punto di vista psicologico, in quanto esplora l’instabilità mentale di Ofelia e il suo deterioramento emotivo. Questo tema è stato affrontato in modo estremamente acuto e drammatico, prendendo il pubblico a istanti di antitesi emozionali di grande intensità. L’idea, adattamento e la regia sono state affidate a Katia Nacci, Massimo Abrescia e Roberto Romeo, nomi molto noti nel panorama teatrale italiano.

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