STORIE DI DONNE. Mariella Tapogna nata per raccontare storie per i più piccoli

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Da Carmen Trigiante, nuova collaboratrice di LSDmagazine arrivano una serie di articoli sulle donne e la loro arte del nostro territorio, la Puglia.

“Ho visto donne munite di una forza sovrumana compiere imprese straordinarie all’alba di freddi mattini d’inverno, nelle ore più calde di torridi pomeriggi d’estate, nelle solitarie notti gelate o bollenti, senza mai sbuffare, lamentarsi, crollare. Caricare e scaricare furgoni, auto vecchie e malmesse, montare e smontare stand di una complessità e bellezza inimmaginabile, e mai stancarsi di produrre in loco le loro meraviglie artistiche. Sono artiste di strada, donne artigiane, musiciste e pittrici che vivono da nomadi, scrittrici e cantastorie che recuperano antiche tradizioni, cogliendo dalla vita, che non le ricompensa come dovrebbe, gli spunti della loro creatività. Un mondo vero e pieno di carisma, fatto di donne straordinarie. Tutte con storie emozionanti. Tutte con un coraggio da leoni. A loro è dedicata questa rubrica.”

Dal giorno in cui ho scelto di dedicarmi all’arte itinerante per professione, la mia vita è stata generosamente condita di continue sorprese. Una di queste, è stata, durante una esposizione a Policoro, una carismatica ragazza dai capelli rossi. A lei è dedicato il primo articolo della serie.

Sto parlando della scrittrice di fiabe Mariella Tapogna. Nata a Castellana Grotte (Bari)in una calda sera di Luglio del 1979, Mariella non si limita a scrivere le sue fiabe, ma veste i panni della protagonista e gira la Basilicata per interpretarle verso un pubblico di giovanissimi, creando da sé i costumi e le scenografie, e lasciando a bocca aperta i bambini colmi di sogni.  La prima fiaba, “ Lacrimella e le 7 pergamene” è stata una scommessa editoriale ed un inaspettato successo. È una fiaba filosofica, semplice, immediata, ma non scontata. Alla ricerca della felicità e delle cause dell’infelicità, Lacrimella percorre un viaggio in un mondo che non conosce, ma che in realtà è un viaggio dell’inconscio, capace di svelarle i motivi della tristezza. Mariella ci racconta “ sono mamma e moglie , ma non ho mai  voluto smettere di essere donna! Per un breve periodo ho cessato di guardarmi , ho cessato di volermi bene , ho smesso di chiedermi cosa poteva rendermi felice… Beh, quel periodo è stato il più buio. Non trovavo uno scopo, perché non vivevo, ma sopravvivevo. Tutti i giorni uguali come un rituale malefico. Dopo tutto, quando ti sposi e hai prole, cosa si dovrebbe desiderare di più? Per mia grande fortuna un giorno, grazie a un incontro fortuito con un libro ritrovato per terra .." Te stesso al 100per 100." Di Wener W..Dyer, psicoterapeuta statunitense, la mia vita è cambiata. Cosa è cambiato? Ho semplicemente cambiato prospettiva nel vedere le cose. Tanti progetti Hanno riempito la mia mente, mentre avvenivano incontri con persone che agevolavano come per magia quei progetti ..E con tanto tanto impegno e caparbietà sono riuscita in un impresa da tutti ritenuta folle.”

Oggi Mariella è prossima alla pubblicazione del suo secondo libro… la strada è ancora lunga, ma per lei ricca di opportunità, e non di insidie. La sua storia ci insegna che è dunque solo da noi che dipende la nostra felicità… dall’approccio che abbiamo nei confronti della vita e delle cose.