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"ll"La La Land è il film del sogno e del buon umore, con la musica, l’american dream e l’amore a fare da tema, sullo sfondo della collina di Hollywood. Un film così, e lo si era capito già all’applaudita anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia, era predestinato alla stagione dei premi con la comunità del cinema che applaude in fondo se stessa. E così, guardando agli Oscar, ha fatto man bassa di premi ai Golden Globes con 7 statuette su 7 nomination. E 01 spera in un bel successo anche in Italia con una uscita importante dal 26 gennaio.

Sebastian (Ryan Gosling), musicista jazz, e Mia (Emma Stone), aspirante attrice che vivono entrambi nel luogo dei sogni per eccellenza: Los Angeles a cui ammicca appunto il titolo, la città in cui si vive naturalmente lontano dalla realtà perché la si accetta solo nella prospettiva del successo. Un musical pop, questo La La Land, senza i virtuosismi tipici dei musical con Gosling e la Stone – adorabili entrambi e premiati nelle rispettive categorie – che non sono di professione ballerini, ma nonostante questo le loro performance appena accennate riescono ad evocare quelle straordinarie e irripetibili dei classici con Ginger Rogers e Fred Astaire.

Dopo il successo di Whiplash che vinse 3 Oscar, La La Land è il film rivelazione del regista e sceneggiatore Damien Chazelle, una lettera d’amore alla magia della vecchia Hollywood raccontata però senza ‘polvere’. Dopo Venezia ha avuto il premio del pubblico a Toronto e ben 8 premi ai Critics’ Choice. Tutto parte con uno sfrenato ballo sulle auto in fila in una delle tante highway di L.A. – sembra di essere a Grease -. E’ qui che si conoscono Sebastian e Mia. Lei fa la cameriera in un bar, tra caffè da servire e provini fallimentari, Sebastian è invece un jazzista ortodosso che non vuole piegarsi al facile successo che potrebbe dargli anche un solo compromesso. Ad unire le loro aspirazioni sarà ovviamente l’amore insieme al sogno. Uno sostiene l’altro, ma quando arriva poi il successo si spezza l’incanto di un amore infinito, non la malinconia di qualcosa di irripetibile che hanno vissuto."ll2"

Chiuso nel cassetto da Chazelle per circa quattro anni (nessuno a Hollywood gli avrebbe affidato un musical) il progetto ha avuto il suo rilancio dopo il successo di Whisplash. Musiche e canzoni sono di Justin Hurwitz, amico di università del regista che aveva già lavorato con lui proprio in Whishplash. La chimica amorosa tra i due protagonisti, va detto è già collaudata, Emma Stone e Ryan Gosling si erano già innamorati in altri due film. Nel 2011 nella commedia Crazy, Stupid, Love e nel 2013 in Gangster Squad. Frase chiave di questo musical romantico, quella che la stessa Emma Stone canta in un momento di estrema malinconia: “Brindiamo a tutti i sognatori, ai poeti, ai musicisti, agli artisti".

L’attrice, 28 anni, coppa Volpi a Venezia per lo stesso film, è il simbolo stesso di La La Land: "come il mio personaggio Mia anche io ho fatto provini andati male, ma ne ho voluti affrontare di nuovi. Esperienze umilianti ti formano ma non ti impediscono di inseguire i tuoi sogni e io avevo il mio, fare l’attrice. Ragazzi abbandonatevi ai sogni e non rinunciateci". Leggenda vuole infatti che Emma Stone non ancora quindicenne confezionasse un powerpoint intitolato Project Hollywood facendolo recapitare a se stessa con Madonna come mittente pur di convincere i genitori a trasferirsi a Los Angeles per darle la possibilità di cominciare. Ed eccola qua, sorridente con la statuetta tra le mani.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.