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Tutto esaurito ieri sera al Teatro Forma di Bari in occasione del concerto di Sarah Jane Morris con Ian Shaw, due tra le più belle voci della scena contemporanea insieme in duetto per unire le loro potenti voci al pianoforte in un concerto che celebra il Natale e il suo significato nella musica.

Si attenuano le luci in sala e il brusio del folto pubblico si arresta. Compaiono sul palco Ian Shaw al pianoforte e la rossissima, fiammeggiante Sarah Jane Morris vestita da capo a piedi di verde con intervallati dei disegni di fiori di campo tanto da scherzare con il pubblico dicendo: sono un albero di Natale per voi.

Saluta il pubblico in italiano, e sentiamo subito la sua voce profonda che, sulle splendide note di Shaw, riempie la sala. La Morris è un’interprete molto espressiva, che trasmette con il suono, che plasma a suo piacimento, emozioni e sentimenti.

"Parla" con il suo pubblico osservandoci con quei suoi chiarissimi occhi vivaci e comunicativi che mi ricordano tanto quelli di una una fata/folletto del bosco. Il suo volto è estremamente mobile e le espressioni si alternano secondo l’emozione che desidera trasmettere.

Ci presenta "It’s Jesus I Love", in cui le contraddizioni femminili sono chiaramente espresse in maniera ironica e un po’ provocatoria. Molti sono i riferimenti religiosi e spirituali in questi ultimi due testi. Grandi applausi per lei e per i suoi musicisti nei momenti di solo strumentale.
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Ci spiega che il brano successivo è stato scritto, ed è dedicato a una sua cara amica, una fantastica attrice inglese con cui aveva seguito corsi di teatro, e che era lanciata verso una promettente carriera cinematografica. A un certo punto non ce l’ha fatta più a reggere la vita e le sue delusioni, e ha scelto un altro modo per uscirne: si è tolta la vita. Conclude dicendo: "Questa è una canzone per celebrare la sua breve vita, che esprime anche la frustrazione di coloro i quali sono rimasti dietro di lei.." Si tratta di "Fields of Wheat", tratto dal suo album "Love and Pain". Estremamente intensa, sentita e toccante la sua interpretazione di questo brano in cui ci rivela una parte molto intima della sua anima. Ascoltiamo poi "In the Arms of An Angel", e su sottofondo di piano ci spiega che lei crede in quel tipo di angeli che sono presenti qui sulla terra, e che le piace pensare di potere essere lei, un angelo per qualcuno. Nel corso dell’ora e mezza del concerto tanti sono gli omaggi hai grandi della musica internazionale come Chick Corea, Al Jarreau, Stevie Wonder, John Mitchell, Chat Baker e poi il programma del concerto ha incluso canzoni originali di Sarah-Jane Morris, tra le quali "Heaven" e "Only to be with you" e celebri canti di Natale, come "Silent Night", "In the Bleak MidWinter" e la famosa "Happy Christmas War is Over" di John Lennon.

Sarah-Jane Morris con la sua inconfondibile voce, calda e passionale, nella sua carriera artistica ha spaziato dal pop al blues approdando al jazz.

Ian Shaw, noto anche come pianista, ha inciso diversi album di successo sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti, il suo acclamato album "Drawn to All Things – the songs of Joni Mitchell" lo ha consacrato come "il più grande jazz vocalist maschile della Gran Bretagna (Jazz Times). Artista estremamente versatile e generosa con il suo pubblico non solo sul palco, ma anche alla fine del del concerto. Offre questo suo momento di riposo a tutti coloro i quali desiderano un
autografo con dedica sui suoi cd (che firma a tutti con tanto di bacio con rossetto rosso nell’interno di copertina) e passa qualche momento a scambiare due parole con ogni persona. Il suo volto è sorridente e aperto, è molto disponibile e comunicativa, i suoi occhi eccezionalmente caldi ed espressivi.

Brava Sarah-Jane, contiamo di rivederti presto a Bari.

 

Foto di Mariagrazia Giove

Mariagrazia Giove