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Dopo aver debuttato nella scorsa stagione con una tournée nei principali teatri del Nord Italia, è in scena al Piccolo di Milano, dal  24 aprile al 6 maggio, Rusteghi, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Torino e dal Teatro Regionale Alessandrino, di cui il regista Gabriele Vacis è direttore artistico. Dopo circa vent’anni dalla Trilogia, il regista piemontese torna ad incontrare Goldoni con una commedia ambientata a Venezia, nella seconda metà del settecento, in cui l’autore esprime il disinganno e l’amarezza per la realtà sociale della città, mal guidata da un’aristocrazia incapace e vuota: il ritratto di una società dominata dalla misoginia di una classe di arricchiti, senza cultura e materialista, che tiranneggia donne e figli.

Due  ricchi commercianti, ma ignoranti, combinano il matrimonio dei rispettivi figli esigendo che i due non si vedano prima delle nozze. I due giovani, però, grazie alla complicità di una donna, si incontrano e si piacciono. Ma, purtroppo, vengono scoperti dai padri ed accusati di aver trasgredito ai loro ordini. Una scenografia di mobili impacchettati, coperti da teli antipolvere, come i bei salotti delle famiglie arricchite e “parvenues”, ci trasmette il senso dell’immobilità di un teatro d’altri tempi al quale giova l’azione di modernizzazione operata dal regista Vacis, prima nella riscrittura, a quattro mani con Antonia Spaliviero, in un  italiano popolare e più comprensibile rispetto al testo in veneziano, e poi nel lasciare agli attori spazio, al di la del testo, per esprimere al meglio la propria vis comica. In questa atmosfera si muovono con maestria: Natalino Balasso, popolare comico televisivo, che disegna un efficacissimo e burbero padre, Eugenio Allegri, esilarante nel suo personalissimo stile teatrale, Mirko Artuso, comicissimo nel caratterizzare un rozzo commerciante bergamasco e un incisivo Juri Ferrini impegnato in un ruolo “en travesti” tratteggiato con eleganza.

Una Compagnia tutta maschile con attori che  si travestono per i ruoli femminili, per sottolineare il bisogno di calarsi letteralmente nei panni dell’altro sesso, per comprendere i disagi e le difficoltà vissute da chi deve volgere in furbizia la propria intelligenza. Un richiamo  anche al teatro shakesperiano in cui i ruoli femminili erano ricoperti da uomini, così come un riferimento ad un altro grande drammaturgo è il grosso rinoceronte, simbolo dell’ottusità umana, di ioneschiana memoria, che separa i maschi dalle femmine, i vecchi dai giovani. Belli e nostalgici gli spezzoni video del grande attore goldoniano Cesco Baseggio che ci hanno ricordato le indimenticabili commedie in bianco e nero che un tempo trasmetteva la Rai.

Rusteghi – I nemici della civiltà

da I Rusteghi di Carlo Goldoni; traduzione e adattamento Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero; con Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso, Jurij Ferrini, Nicola Bremer, Christian Burruano, Alessandro Marini, Daniele Marmi; regia Gabriele Vacis; composizione scene, costumi, luci e scenofonia Roberto Tarasco; produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro Regionale Alessandrino

Foto di scena Bepi Caroli

Piccolo Teatro Grassi – Milano (via Rovello 2 – M1 Cordusio) dal 24 aprile al 6 maggio 2012 – Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org

Teatro Quirino – Roma dall’8 al 20 maggio.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.