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"neanderthal"Archeologi tedeschi hanno ritrovato un insediamento neandertaliano di circa 200 mila anni fa con utensili in pietra e ossa fossili di rinoceronte peloso vicino a Bassenheim, nella parte orientale dell’altopiano dell’Eifel (tra Bonn e Coblenza, in Germania occidentale).
I resti dei primi neandertaliani – scrive Spiegel Online – erano nell’ultimo e più profondo strato del sedimento scoperto dentro allo Schweinskopf, un vulcano estinto dell’Eifel, all’interno del quale in tende di pelle per centinaia di migliaia di anni hanno abitato gli esponenti della specie umana ora estinta, vissuta all’incirca tra 250mila e 30mila anni fa nell’Europa coperta da successive epoche glaciali.
Questo ramo della specie umana, che ha preso il nome dalla Valle di Neander (Neanderthal, poco più a nord dell’Eifel, vicino a Duesseldorf) dove per la prima volta nel 1864 furono trovati resti umani riconosciuti come appartenenti a un ramo diverso dalla umanità attuale, è stato poi soppiantato da una nuova specie indicata come Uomo di Cro Magnon, alla quale appartiene l’attuale popolazione della Terra.

I Neandertaliani, che vivevano in piccoli gruppi di circa 20 persone, abitarono una Europa molto più fredda di adesso (soprattutto in Francia, ma anche in Italia centrale), con un clima molto simile all’odierna Lapponia o al Canada settentrionale. La popolazione neandertaliana, secondo gli studiosi, anche nei momenti di maggiore consistenza non superò mai le tremila unità presenti contemporaneamente sul continente.

Nelle steppe dell’altopiano dell’Eifel, secondo quanto ha reso noto ieri a Coblenza l’archeologo della Fondazione Eredità Culturale, Axel von Berg, i robusti neandertaliani davano la caccia soprattutto al rinoceronte peloso, lungo sui cinque metri. Molte delle ossa fossili trovate nel vulcano sotto i sedimenti dei millenni presentano ancora i segni lasciati dai coltelli e dalle asce dei primitivi abitanti della Germania. Insieme alle ossa di rinoceronte, di elefante e di cavalli selvatici, c’erano anche i resti di tende di pelle. I motivi della scomparsa dei Neandertaliani, in realtà, non sono mai stati chiariti. L’arrivo della nuova specie, alla quale appartiene l’umanità attuale, insieme con il progressivo cambiamento delle condizioni ambientali e il riscaldamento dell’Europa (l’ultima era glaciale finì diecimila anni fa) sembra essere stato troppo per l’uomo di Neanderthal, forse anche a causa della sua scarsa flessibilità, conseguenza della sua eccezionale capacità di sopravvivere tra i ghiacci dell’Europa di allora.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.