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Dal 1992 Piera Martellozzo segue l’azienda di famiglia

Con oltre un secolo di storia alle spalle, Piera ha scelto di raccogliere il sapere di tre generazioni e lo ha trasformato in una nuova avventura, puntando sulla selezione dei vigneti più vocati e sulla produzione di vini eleganti, moderni, piacevoli da gustare e da condividere.

“Mappare i luoghi, individuare le parcelle più promettenti, estrarre mosti che ne esprimano tutta la magnificenza per creare spumanti e vini eleganti, piacevoli al gusto, al tatto e alla vista. Abbiamo il privilegio di dedicarci anima e corpo a un mestiere che è prima di tutto una storia con radici profonde e una scelta consapevole rinnovata ogni giorno.”

Un nome solido, un’attitudine certa: è il 1992 quando Piera Martellozzo viene incaricata dal padre di seguire la piccola azienda vinicola di famiglia, allora situata in provincia di Padova. In due decenni, dopo averne trasferito e consolidato la sede in Friuli, l’azienda diventerà una delle realtà vinicole di riferimento nel Nord Est d’Italia. Friuli Venezia Giulia, Veneto orientale e Trentino: suoli complessi e variegati, il cui comune denominatore è la capacità di regalare vini pregiati, unita ad una storia millenaria la cui eredità è ancora viva e tangibile nelle ville patrizie, nei borghi antichi, nelle tante città d’arte.

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Onedis

Comincia nel 1899, nei poderi del padovano: la storia di Piera è una storia di famiglia, di generazioni che cambiano, di responsabilità trasmesse da padre a figlia, di personalità non comuni che si avvicendano per superare ogni volta i propri confini. Fondata dal nonno Giovanni, cresciuta con il padre Mario, Piera 1899 deve la propria affermazione in Italia e all’estero a Piera Martellozzo, che le ha dato il nome e che da oltre venticinque anni la guida con determinazione e gentilezza. Intrisa del suo spirito pionieristico e anticipatore, l’azienda conquista con talento il proprio ruolo da primario nella scena del vino italiano, spesso precorrendo le tendenze e cercando una propria strada verso una qualità oltre le mode. Fin dagli anni ‘90 attua un minuzioso lavoro di rivalutazione dei vitigni autoctoni, allora poco valorizzati, come il Raboso del Piave o la Ribolla Gialla. Nel 1998 introduce la prima linea di vini biologici. Dagli anni duemila affianca la produzione sempre crescente di Prosecco a nuove declinazioni spumantistiche, dal Müller-Thurgau al Moscato Giallo. Nel 2001 decide di spostare la propria sede in Friuli, nel territorio delle Grave, in un’area a marcata vocazione vinicola. Sceglie di insediarsi in un ampio edificio progettato dall’architetto udinese Gino Valle, di cui coglie lo slancio verso la modernità pur nella dichiarata appartenenza territoriale. Da allora Piera 1899 non ha smesso di consolidare qui le proprie radici fino a rappresentare un punto di riferimento in Italia e all’estero.

L’attenzione alla terra, ai suoi cicli e ai suoi frutti, comincia con lo studio dei territori e delle scelte produttive; un lavoro che si conclude in cantina e che si traduce in cura e attenzione ad ogni singola fase. La qualità riconosciuta ai vini di Piera 1899 è il risultato di un impegno quotidiano fondato sul rispetto per il territorio e per la sua tradizione, alimentato da un’innata capacità di innovare. Un impegno che si traduce anche nella massima sostenibilità dei processi e di scelte produttive mirate al minimo impatto ambientale. Professionalità, consapevolezza e apertura al nuovo sono i valori a cui Piera Martellozzo si è sempre ispirata; facendo crescere il proprio gruppo di lavoro, ha costruito un team di professionisti preparato e coeso con cui condivide l’ambizione della qualità e il rispetto per l’ambiente in cui opera.

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Special Composizioni di rosso

Situata a San Quirino nel pordenonese, a nord est della penisola, Piera 1899 ha scelto come proprio territorio d’elezione il Friuli Grave. Caratterizzate da ampie superfici sassose di origine alluvionale, le Grave si distendono tra le province di Pordenone e Udine su una superficie di circa 7.500 ettari, a cavallo del fiume Tagliamento. Qui il paesaggio naturale si distingue per la spiccata originalità di un’alta pianura schiacciata a ridosso dell’arco alpino, formata nei millenni dalle alluvioni dei fiumi Meduna, Cellina e Tagliamento. Trascinati dalla violenza dell’acqua, enormi quantità di materiale calcareo-dolomitico si sono depositati nel corso dei millenni a valle, lungo l’alveo dei fiumi, lasciando una scia più grossolana nella parte settentrionale e via via più fine al degradare verso il mare e dando origine ai "Magredi". Terre sassose, i Magredi si spiegano dal greto dei fiumi verso prati aridi, molto simili alle steppe dell’Europa Orientale, definendo un paesaggio unico in Italia per il particolare microclima e per la composizione porosa del terreno, dove l’acqua scompare tra i ciottoli per poi riaffiorare più a valle nella zona delle risorgive. In queste terre la vite trova un’accoglienza ideale, poiché le distese pietrose nei vigneti assorbono il calore del sole favorendo una spiccata escursione termica tra il giorno e la notte.

L’escursione termica del terroir ha la caratteristica di favorire un’ideale concentrazione di sostanze aromatiche nella buccia, e quindi profumi più intensi ed eleganti, oltre che la presenza di acidi naturali nella polpa, indispensabili per una buona conservazione del vino. Il clima è influenzato dalle montagne a nord che riparano il territorio i suoli dai venti più freddi, mentre L’Adriatico a sud svolge il suo effetto mitigatore concorrendo alla creazione di un microclima particolarmente adatto alla coltivazione della vite. Estati calde e non troppo afose si alternano a inverni freddi e mediamente piovosi. L’entità delle precipitazioni aumenta gradualmente procedendo dalla bassa pianura verso la zona pedemontana occidentale del territorio: dalla fascia costiera, meno piovosa, alla fascia prealpina dalle precipitazioni più sostenute. In queste terre vocate alla viticoltura, praticata da epoca romana, le diverse culture che si sono avvicendate hanno lasciato importanti testimonianze storico-artistiche a completamento di una natura di grande bellezza. Questa eredità fatta di arte, storia e paesaggio ha forgiato la cultura diffusa di un fare rispettoso della terra e dei suoi frutti. Da luoghi intrisi di conoscenza, bellezza e tradizioni nate fra ville venete e vestigia dell’antica Repubblica veneziana, fluisce un patrimonio di sapere che Pietra 1899 ha scelto di raccogliere e decantare in ogni calice del suo vino.

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Dal 1992 Piera Martellozzo segue l’azienda di famiglia

Con quasi 24.052* ettari dedicati alla vite, il Friuli Venezia Giulia è una terra di antica tradizione vitivinicola e di grandi vini, conosciuti ed apprezzati sia in Italia che all’estero. Tra le denominazioni regionali la DOC Friuli Grave si pone al primo posto con oltre il 50% dell’intera produzione. L’alta qualità dei suoi vini ne è il tratto distintivo. I vini delle varietà a bacca bianca si presentano freschi, fruttati ed eleganti; i rossi armonici e profumati da giovani, pieni e strutturati se invecchiati. Oltre alle varietà internazionali che qui hanno sviluppato una propria tipicità fino a raggiungere l’eccellenza a livello internazionale, numerosi sono i vitigni autoctoni recuperati dalla tradizione che si distinguono per originalità, gradevolezza e personalità, dalla Ribolla Gialla al Refosco, dal Friulano allo Schiopettino.

La cultura del vino di Piera 1899 ha radici profonde che risalgono ad una storia vitivinicola antica, legata ad una cultura agricola diffusa in tutto il territorio regionale, come dimostrato dallo svolgimento a Gorizia nel 1891 di uno dei primi e più importanti Congressi Enologici dell’allora impero Austroungarico. Una cultura che si trasferisce nel sapere aziendale e che prospera tutt’oggi nell’approccio all’innovazione e alla ricerca, volta a esaltare sempre meglio il patrimonio vinicolo tipico del proprio territorio.

Definiti da un approccio fondato sulla competenza e su elevati standard di qualità, i vini di Piera 1899 nascono con l’ambizione di portare la propria identità territoriale sui mercati internazionali. La valorizzazione dei vitigni autoctoni, su cui l’azienda ha sempre investito, appare come la via maestra per esprimere al meglio le potenzialità di quest’area. Ad essi si accompagnano anche varietà internazionali di rango che con personalità interpretano la tipicità del territorio. Inoltre, tra le prime a sperimentare sul tema, Piera 1899 ha introdotto a partire dagli anni Novanta una linea di vini biologici, facendo da apripista alle tendenze più attuali di consumo. Accogliendo la tradizione e guardando al tempo stesso al futuro, Piera 1899 è da sempre votata ad un unico obiettivo: ottenere la migliore qualità possibile in vini caratterizzati da piacevolezza e abbinabilità, in grado di competere con le più grandi tradizioni vinicole nel mondo.

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Cabernet Franc

Piera 1899 ha sviluppato negli anni una filosofia rispettosa del territorio e attenta alle ricadute delle attività aziendali nell’ambiente circostante.

Grazie agli importanti investimenti in ricerca e sviluppo siamo in grado di ottenere prodotti di ottima qualità riducendo la quantità di solfiti utilizzati per la conservazione.

Provenienti da vigneti situati in Friuli Venezia Giulia, oltre che dal Veneto e dal Trentino, regioni diverse ma accomunate da un’antica tradizione vinicola, i grappoli che oggi si trasformano in vino raccontano la quintessenza di un territorio plasmato nei millenni dai fiumi, dove la vite prospera.

La personalità di Piera 1899 emerge con potenza in blend ricchi di suggestioni, in vini immaginifici, dove ritrovare la tradizione in forme nuove. Vini che accompagnano superbamente ogni portata, e traducono l’impegno di Piera alla qualità in slancio appassionato, portandosi oltre le mode, per evolvere nel tempo.

Dalle zone del Friuli Grave, dai suoli difficili e asciutti dei Magredi, terreni alluvionali strappati ai monti dalla forza dei torrenti e depositati ai loro piedi, capaci di regalare profumi inconfondibili, i vini Terre Magre rappresentano una delle espressioni più compiute di tutta la denominazione. La collezione racconta il mosaico enologico del Friuli valorizzandone pienamente le potenzialità con vini di grande equilibrio e raffinatezza.

Tra le prime cantine a credere nel biologico, Piera 1899 è stata antesignana di una tendenza oggi pienamente consolidata, fondata su un modello di agricoltura sostenibile e sulle potenzialità di una viticoltura senza chimica, rispettosa della zona e del vitigno. Pura Terra raccoglie l’esperienza ventennale di una produzione attenta tanto alla qualità di vini freschi e delicati quanto alla sostenibilità di processi produttivi rispettosi dell’ambiente e degli uomini e donne che li condividono. Pura Terra è un atto di amore per una natura alla quale il vino ci riavvicina.

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Cabernet Sauvignon

Come brillanti, tagliati dalle mani di uno scultore, gli spumanti 075 Carati sanno rendere speciale ogni momento conviviale. Da aperitivo o in accompagnamento a tutto pasto, l’ampia gamma di bollicine assomma stile ed eleganza, dal più classico Prosecco Doc alla versione spumantizzata di autoctoni e blend originali. Profumi e suggestioni da abbinare con versatilità alle più diverse occasioni di consumo.

Il vino come opera d’arte: le edizioni limitate di Piera 1899 sono costruzioni poetiche che diventano di volta in volta sinfonia, quadro, scultura. Composizione di Rosso è un vino senza compromessi nato da una “composizione” di tre varietà, che fa incontrare l’eleganza del Merlot appassito su graticci e la personalità del Cabernet Sauvignon, in unione al più robusto Pignolo. La lunga permanenza in barrique ne esalta la complessità regalando un gusto pieno e sensuale. È infatti un vino da toccare, come la sua etichetta che ne dipinge la sintesi per sottrazione, rinunciando ai colori per esaltarne la preziosità sottile, fatta di sentori e profumi eleganti che si inseguono armonicamente come arabeschi.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.