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"decesare"Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità realizzeranno nel territorio dell’Alto Casertano un Presidio della Biodiversità grazie alla intuizione del GAL che ha inserito nel proprio Piano di Sviluppo Locale una azione destinata a compiere uno studio efficace per l’individuazione di colture e allevamenti tradizionali a rischio di scomparsa e la selezione di microfiliere locali. Il GAL Alto Casertano ha deciso di sostenere l’attivazione di tale progetto utilizzando i fondi della Misura 412 del Piano di Sviluppo Locale (PSL) Alto Casertano "Giardino di Terra di Lavoro" (previste nel Programma di Sviluppo Rurale Campania -PSR- 2007/2013 – Asse 4 Approccio LEADER).

Pietro Andrea Cappella, Coordinatore del GAL Alto Casertano:  «Il recupero della biodiversità locale ci consentirà di offrire un contributo decisivo all’autodeterminazione e allo sviluppo locale. Delle specie osservate e selezionate saranno redatti i disciplinari di produzione mediante i quali sarà verificata la fattibilità di attivare alcuni Presìdi Slow Food nell’area. Propulsori del progetto saranno le Condotte Slow Food Matese, Volturno e Massico e Roccamonfina, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e i tecnici individuati dal coordinamento regionale Slow Food Campania».

"Cappella1"Gaetano Pascale, Presidente Slow Food Campania: «Il GAL Alto Casertano, promuovendo un’azione a tutela delle biodiversità, mostra di avere ben chiaro il fatto che il perseguimento di obiettivi specifici che abbiano interazioni positive con l’ambiente deriva non solo dalla presenza di aree naturali protette all’interno dell’area ma anche dalla presenza che l’ambiente, inteso nella più ampia accezione del termine, riveste in termini di caratteristica identificativa del territorio. Per questo l’intervento proposto da Slow Food pone l’accento sulla diffusione agli imprenditori agricoli di informazioni tese al rafforzamento delle competenze necessarie a cogliere le opportunità di diversificare le attività di impresa nel senso della valorizzazione delle biodiversità. Il progetto proposto intende attuare un’azione che vede al suo centro la salvaguardia e il sostegno della “famiglia agricola” all’interno del territorio, adoperandosi per qualificarne e aggiornarne le competenze. A tal proposito va ricordato che il 2014 è stato proclamato “Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare” dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite».

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.