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"napoli"Napoli è arrivata a Salisburgo dal 21 al 24 Maggio 2010, per i Salzburger Pfingsfestspiele, con una rappresentanza culturale di altissimo profilo e una serie di eventi e presentazioni che raramente trovano uno spazio simile e consono nei nostri centri culturali. „Neapel metropole der brinnerung“, città della memoria, il titolo della manifestazione, che ha visto la duplice esecuzione dell’oratorio sacro „Betulia Liberata“ di Pietro Metastasio (un autore che tanto è debitore alla teatralità napoletana per il suo altissimo senso della drammaturgia e per il fascino maliardo della parola) che il maestro Riccardo Muti ha scelto di presentare nella versione musicale di un giovanissimo Mozart e nella interpretazione del napoletano Niccolò Iommelli. Tra i protagonisti dell’oratorio mozartiano, nel ruolo di Amital, il giovane soprano Maria Grazia Schiavo, affermata interprete di musica barocca; ma, soprattutto, specialista di musica napoletana del XVIII secolo, repertorio nel quale si è affinata a Napoli, sua città natale, dove agli studi con Roberta Invernizzi ha affiancato il magistero drammaturgico di Roberto de Simone e le collaborazioni (tra le altre) con la Cappella della Pietà de‘ Turchini. E sicuramente la sensibile azione di coordinamento e la cura per tutti gli aspetti che meglio possono „parlare“ a un pubblico della cultura musicale e teatrale napoletana da parte del Centro di musica antica "Pietà dei Turchini" di Napoli – in collaborazione con European Mozart Ways, promotore del momento convegnistico del Festival – ha creato la liaison con le esecuzioni musicali, proprio con la presenza della Schiavo. La giornata del 22 Maggio, dedicata alla presentazione della edizione tedesca del doppio volume miscellaneo Storia della musica e dello spettacolo a Napoli. Il Settecento, a cura di Francesco Cotticelli – Paologiovanni Maione, è stata accompagnata da un concerto di arie metastasiane musicate da compositori napoletani più che famosi, come Iommelli, Pergolesi e Vinci, interpretate da Maria Grazia Schiavo. Il forte senso drammaturgico, la espressività „fisica“ e la duttilità vocale della Schiavo hanno portato il pubblico, presente numeroso, a rivivere l’ammaliante fascino delle virtuose di musica del Settecento, che incantavano e incatenavano ogni attenzione calandosi ora nel temperamento di Didone („Son regina e sono amante“), ora nella struggente malinconia della melodia pergolesiana („Lieto così talvolta“ dall’Adriano in Siria“), o ancora nell’ira prorompente di Mirteo („In braccio a mille furie“ da „Semiramide“) .

"napoli"Al centro dell’incontro l’iniziativa, raccolta da Bärenreiter, di editare in tedesco i due volumi della Storia della musica e dello spettacolo a Napoli. Il Settecento, a suggellare l’importanza della cultura teatrale e musicale napoletana in tutta l’Europa del Settecento, e in particolare nei territori absburgici. Alla presenza del Presidente, Marco Rossi, e di Federica Castaldo, Direttore del Centro napoletano dei Turchini e dei due curatori del volume, Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, è stato presentato il progetto dell’opera, nata come analisi e lettura della storia dello spettacolo a Napoli, nelle varie componenti che lo producono, cui la musica concorre in misura determinante. Il Settecento è stato un momento fondamentale nella storia della città di Napoli per la produzione degli spettacoli, con oltretutto la fondazione del Teatro di San Carlo nel 1737, e per la politica culturale di risonanza europea. L’opera offre un contributo importante alla ricerca scientifica, rivisitata, nell’ambito specifico del patrimonio teatrale e spettacolare, da forze operative che hanno nella città di Napoli il loro primo punto di riferimento, nella prospettiva di illustrare adeguatamente i meccanismi culturali che hanno reso celebre in tutto il mondo il nome di Napoli. Sfidando un’atavica diffidenza e un ricorrente scetticismo, gli studiosi napoletani hanno coinvolto i loro colleghi d’altre città e nazioni per realizzare un lavoro che agli studiosi di domani si offra come ulteriore, decisiva testimonianza, e sono riusciti a portarne i risultati in una sede prestigiosa come il Festival salisburghese.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.