Tempo di lettura: 2 minuti

"meg66"«Le canzoni nascono da momenti. Parti di vita che cerchi di sottrarre al consumo del tempo o al contrario emozioni forti che non riescono a mutare nel tempo». A parlare è Maria di Donna, meglio nota come MEG, che, in attesa del suo prossimo concerto a Catania (domenica 2 novembre al MA – Musica Arte) ci ha raccontato della sua musica presente e futura.

I tuoi lavori hanno seguito a volte approcci un po’ diversi: da quello “aggressivo” e sociale dei 99 Posse a quello più “dolce” di alcuni ultimi lavori. Come si fa a conciliare le due parti? Cosa ci dobbiamo aspettare da questo nuovo disco?

In realtà le due parti non sono in contraddizione, ma sono complementari. Diverse fasi di vita vedono emergere più una o l’altra. Riguardo al nuovo disco: avrà atmosfere minimali. Amo la versatilità dei sintetizzatori, sono strumenti caldissimi che ti consentono di fare ricerche sonore sorprendenti, e di ottenere sempre più di ciò che stai cercando.

Durante la tua carriera hai incontrato molti artisti, provenienti da contesti spesso diversi dal tuo. C’è stata una collaborazione cui tieni particolarmente?

Ogni collaborazione è un’apertura. Faccio entrare dentro le mie stanze e lascio mettere scompiglio. Entro nelle stanze musicali altrui e d’istinto voglio mettere ordine, ma poi in realtà mi appassiono al caos. Detto questo, credo che la collaborazione con Katia Labèque, star mondiale del pianoforte classico, mi abbia insegnato cose molto preziose, sia sul piano artistico che umano. Abbiamo riletto pezzi dei Beatles con musicisti pazzeschi, e il tutto all’insegna del divertimento, dell’umiltà, della condivisione e del rispetto reciproco.

La preparazione di questo nuovo disco è stata in qualche modo inframezzata da una collaborazione con Colapesce, cui è seguito un tour. Come mai?

Quella con Colapesce è stata una collaborazione nata per caso, spontaneamente, come tutto ciò che nasce dall’arte. Ho sempre supportato gli artisti emergenti indipendenti, e per me è stato un piacere enorme vedere che dopo la collaborazione e il tour insieme, il suo successo è cresciuto. E poi a entrambi piace cucinare (e mangiare): questa è stata una discriminante essenziale ai fini del lavoro.

Vista la situazione disastrosa del mercato discografico italiano e mondiale, ritieni che il futuro possa essere la distribuzione digitale?

Fondamentale è superare il lutto della morte del mercato del disco. Il presente “È’” la distribuzione digitale, nel bene e nel male. I media italiani più importanti potrebbero svolgere un compito diverso da quello attuale, dando più spazio alla musica (intendo quella indipendente e di qualità), non solo obbedendo alle campagne promozionali del mainstream. Ma questo è un pensiero ideale, la realtà è diversa: solo seguendo nuove strade oggi un musicista può avere la speranza di lavorare e vivere della propria musica. E tanta, anzi tantissima, testardaggine.

Cosa caratterizzerà il live di Catania?

Sarà uno spettacolo da ballare e ascoltare. Sul palco sarò accompagnata da Mario Conte, Alfredo Maddaluno e Marco Benz Gentile. Suoneremo con gratitudine per il pubblico che verrà a sentirci.

I tuoi programmi per il futuro?

Per me il futuro ora è dedicarmi al mio nuovo disco con tutta me stessa.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.