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monsignor Antonino Raspanti

«In uno spazio geografico relativamente piccolo abbiamo assistito, e assistiamo ancor oggi in pieno ventunesimo secolo, alla lezione di una marcata accentuazione delle identità/alterità delle genti che vi abitano. Non si tratta soltanto di mettere in secondo piano quello che ci divide e puntare su ciò che ci accomuna, correndo i rischi di appiattire le identità e deprezzare i tesori dei popoli. Ancor di più, occorre riscoprire integralmente se stessi alla luce dell’altro». E’ uno dei passaggi dell’intervento di monsignor Antonino Raspanti, vice presidente della Cei, durante la prima giornata di lavori dell’incontro in corso a Bari con vescovi e patriarchi cattolici del Mediterraneo.
«Non possiamo limitarci alla denuncia dei crimini e delle ingiustizie, che non dobbiamo peraltro negligere. Abbiamo il dovere – ha detto Raspanti – di indicare come la strada nella quale il Mediterraneo è immesso sia connessa con il piano divino di salvezza in Cristo, quanto se ne allontani e dove Dio vuole che indirizziamo i nostri passi per rimanere fedeli a lui, Signore della storia».
«Non possiamo, inoltre, ignorare il nuovo scenario di questa connessione disegnato dalle tecnologie digitali, – ha aggiunto il vice presidente Cei – in quanto instaurano una società nella quale incontriamo l’altro in spazi che per loro natura sono mediati da tali tecnologie. Ciò che inasprisce le polarizzazioni, infatti, e accentua le crisi è la nostra inabilità a vedere e discernere chiaramente o comprendere l’altro, in quanto lo incontriamo tramite uno spazio digitalmente mediato».

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.