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"marisaPsicologa, imprenditrice e titolare di strutture alberghiere in  Italia e all’estero tra le più raffinate al mondo, Marisa Melpignano è molto impegnata nella promozione della Puglia, una passione riscoperta dopo una vita trascorsa tra il Regno Unito, e gli Stati Uniti. E’ presidente della Fondazione San Domenico, da lei costituita, che si occupa della alla  salvaguardia e valorizzazione degli insediamenti rupestri nel territorio  pugliese, un patrimonio meno conosciuto, di inestimabile valore storico e artistico.  Marisa Melpignano e’ membro onorario dell’Accademia Apulia UK.

L’antica  masseria di famiglia oggi è un lussuoso resort membro del prestigioso Leading Small Hotels of the world. Come e’ nata l’idea?

Risiedevo a Londra gia’ da diversi anni quando mio figlio decise di continuare i propri studi nella capitale inglese. Colsi cosi’ l’occasione per aquistare un immobile che intendevo dividere in appartamenti per i miei figli ma l’immobile abbastanza grande per questa finalita’, ci diede l’idea di affrontare un’avventura alberghiera anche a Londra vista la buona riuscita dell’impresa Masseria San Domenico. Non esitai quindi a dare all’albergo di Londra quella atmosfera confortevole di casa che e’ la sua formula vincente. Sia Savelletri che a Londra, non sono nate per generare business, ma sono una conseguenza dei tempi. Molti dei miei ospiti sono amici (o clienti che sono diventati amici), tanto che quando si presentano alla reception per saldare i conti sono spesso a disagio. Non riesco ancora a considerare la mia attivita’ un business, pultroppo.

Recentemente la Puglia sta attraversando un periodo di rinascita grazie anche al contributo imprenditoriale della sua famiglia.  La Puglia vanta un patrimonio naturale unico al mondo, ma fino a che punto si puo’ definire la Puglia come la Toscana del sud? Seco d30 ndo lei quali sono le leve su cui agire affinchè questo  processo venga accelerato?

Gli albergatori che anni fa hanno aperto strutture in Toscana, erano persone di un livello culturale piu’ elevato del nostro e in grado di cogliere meglio le esigenze turistiche provenienti da altri paesi. In Puglia invece, malgrado le bellezze naturali, il boom turistico e’ arrivato con molto ritardo e, quando e’ arrivato, ad accoglierlo sono state persone e strutture non preparate. Sono fiduciosa che con il tempo questo cambiera’, anzi, e’ gia’ cambiato notevolemente.

Oggi la Puglia si trova ad ospitare un turismo nuovo che non dipende esclusivamente da emigrati che tornano a casa per le vacanze. Molti dei suoi ospiti sono personaggi illustri appartenenti al mondo della politica e dello spettacolo italiano, ma anche di  fama internazionale. Tra questi anche Sean Connery. Come ha reagito la comunità locale a tale cambiamento?

Molto bene. Forse solo adesso la gente locale comincia a rendersi conto di quanto sia importante per una regione disporre di strutture capaci di accogliere un turismo importante. Il nostro contributo alberghiero, quindi, offre un beneficio sociale che si estende ben al di la’ delle mura delle nostre strutture. Ogni ospite ritorna nella propria citta’ di origine con un ricordo della Puglia nel proprio cuore e nel cofano dell ea8 a propria automobile, visto che il nostro artigianato si sta risvegliando.

Alla luce di questo nuovo tipo di turismo, ma soprattutto considerando la componente linguistica, come secondo lei la comunità locale potrebbe essere meglio preparata ad accogliere questo cambiamento?

Bisogna investire nei giovani, nella loro formazione professionale. Inoltre, occorre che i datori di lavoro rispettino e valorizzano le peculiarita’ dei collaboratori. Spesso mi e’ capitato di incontrare giovani di alta preparazione professionale restii nel tornare a casa perche’ consapevoli di non trovare sbocchi adeguati alle loro capacita’ professionali con relativi giuste contribuzioni.

Bisogna che i politici comprendano che l’industria della Puglia e’ quella turistica grazie alle ricchezze naturali e le peculiarita’ ambientali della nostra terra. Insediamenti industriali tradizionali hanno devastato il territorio (vedasi Italsider e Montedison) e rivelatesi un flop per l’economia locale. Attualmente bisogna investire in infrastrutture che aiutino il turismo per dare un accoglienza d’eccellenza.

Molto spesso luoghi che attraversano un boom turistico soffrono un impatto ambientale e culturale. Come evitare che cio’ non accada alla Puglia?

Ormai i grandi villaggi turistici, da noi non hanno motivo di esistere, oltre a creare un negativo impatto ambientale, non sono piu competitivi rispetto alle nazioni emergenti dato il nostro alto costo della manodopera e dei sevizi erogati: quale elettricita’ e gas.

Bisogna puntare su strutture a dimensioni piu ridotte con caratteristiche costruttive locali, o al recupero dei vecchi fabbricati numerosi nella nostra campagna.

Borgo Egnazia, ultima gemma alberghiera italiana, è la sua ultima realizzazione turistica risultata da un meticoloso studio progettuale di diversi anni – ogni dettaglio di questo borgo e’ in perfetta armonia ambientale. Quali sono state le difficolta’ che ha incontrato nella realizzazione di questa struttura?

La negativita’ è data dalla burocrazia dell’ a ea8 mministrazione pubblica. Quando si tratta di progetti che provengono da fuori, le autorita’ regionali rollano tappeti rossi, rendendosi disponibili anche per progetti poco meritevoli. Quando invece si tratta di imprenditorialita’ locale, si e’ guardati con sospetto – ogni cosa viene esaminata con una cattiva lente di’ingrandimento. Non ti danno il tempo neppure di ultimare i lavori che sono pronti a critiche ignoranti. Pensa che siamo stati accusati di ‘rubare’ acqua preziosa dai contadini per innaffiare il campo da golf, quando noi invece usiamo acqua salmastra e la nostra erba e’ adatta a questo tipo di acqua tanto che e’ stato scelto per il manto erboso “la Bermuda”.

Notoriamente la Puglia vanta un  patrimonio storico-artistico di grande rilievo, dal barocco leccese ai castelli federiciani. Tuttavia pare che i tesori più belli siano quelli nascosti. Nelle campagne di Monopoli e Fasano, per esempio,  esistono insediamenti rupestri scavati nella roccia risalenti a tempi antichissimi. La Fondazione San Domenico, di cui lei e’ Presidente e fondatrice, e’ stata costituita nel 2001 per promuovere lo studio, il ripristino e la protezione di questi insediamenti . Come e’ nata questa passione.

Da ragazza avevo sempre visitato questi insediamenti rupestri, ma quando alcuni studiosi tedeschi vennero ospiti da me per fare uno studio approfondito, cominciai anch’io a cosiderare con piu’ attenzione questo patrimonio artistico. Si immagini, che gli esperti erano venuti dalla Germania per apprezzare la bellezza e la storia delle grotte, quando invece molta gente piu’ vicina non ne conosceva neppure l’esistenza. Fu cosi’ che decisi di rendere questo patrimonio artistico accessibile e noto. Con la collaborazione dei Comuni in cui insistono gli insediamenti e dopo alcune peripezie, la fondazione e’ stata in grado di portare avanti i suoi progetti avendo nel suo comitato scientifico personalita’ di grande preparazione come il prof. Cosimo Fonseca accademico dei licei.
Quest’anno la Fondazione e’ partner del Comune di Monopoli; insieme disporremo di180 mila euro necessari per il recupero di una cripta. Inoltre il 2% dei ricavi provenienti dalla Masseria San Domenico è devoluto alla Fondazione.

Si, ogni due anni organizziamo un convegno internazione e per l’occasione offriamo borse di studio a studenti che vengono al convegno (vitto e alloggio gratis), a presentare un loro studio sui nostri insediamenti rupestri.

La Fondazione San Domenico promuove lo studio sugli insediamenti rupestri al fine di contribuire alla loro salvaguardia e valorizzazione. Ai vincitori del concorso viene consegnata una scultura di Mimmo Palladino e un premio in danaro.
Quali sono le prospettive future di questo patrimonio, o meglio, quali le prospettive per creare una città gemella con i siti archeologici della Cappadocia e quindi includere gli insediamenti di Monopoli e Fasano nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. Un altro aspetto interessante dei nostri insediamenti, e’ dato dalla loro disposizione geografica. Le grotte si susseguono lungo la ‘lama’ (conformazione creata dalla erosione fluviale in epoca neozoica); stabilire una passeggiata itinerante che possa portare i visitatori alle grotte con un percorso unico. Questo e’ il mio piu’ grande desiderio.

Al di là  della sua passione per le raffigurazioni bizantine custodite nelle chiese rupestri, chi e per lei l’artista figurativo contemporaneo più interessante?

Mimmo Palladino e’ l’artista e amico che piu’ ammiro.

San Domenico House London e’ un albergo particolarmente elegante, il cui attento personale fa di questa dimora una vera Country House nel cuore di Chelsea. Dato il suo successo imprenditoriale, esiste una prospettiva di espandere il modello San Domenico House in altre città europee?

No, non per il futuro immediato.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.