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Il suo nome più appropriato è frittura di paranza. E’ una frittura di piccoli pesci ed è un piatto diffuso in tutta Italia.

La paranza è una tipica barca da pesca usata per la pesca a strascico. La frittura viene fatta passando i pesciolini nella farina e immergendoli in olio bollente. Va mangiata caldissima e accompagnata da spicchi di limone.

La storia ci tramanda che le prime fritture di pesce nascono nell’Antica Grecia nel V secolo a.C.

Il fritto misto alla milanese invece è una frittura a base di frattaglie di vitello fritte. Le frattaglie usate sono: cervella, filone, fegato e animelle. Si accompagna con melanzane, zucchine e funghi. Per friggere si usa, come vuole la tradizione milanese, il burro.

La tradizione piemontese invece, usava friggere gli avanzi e le frattaglie delle macellazioni di agnelli, maiali e vitelli per non sprecare nulla. Questi avanzi venivano prima impanati e poi fritti in olio. Il nome piemontese di questo piatto è: Fricassà mëscià.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.