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"Copertina"A Catania abbiamo rafforzato il lavoro nelle
scuole. Ci sono studenti ai quali incontri ed
esperienze di questo genere cambiano la vita
anche se in quel momento non ne sono consapevoli…
Non è buonismo ma cambiamento
di mentalità. In certe zone anche per un
bambino abituato a vedere morti ammazzati
e familiari in carcere, lo sbirro è un nemico.
La partita si gioca togliendo il consenso alla
mafia e dimostrando che non è l’unica scelta
possibile.


Dario Montana

Mio fratello comunicava con gli altri uomini
della squadra con i bigliettini. Non si fidavano,
sapevano di essere spiati. Dirigenti
come Bruno Contrada e Ignazio D’Antone
(entrambi condannati per concorso esterno
in associazione mafiosa) non li vedevano
di buon occhio. Roberto si dedicò con tutta
l’anima al lavoro della Catturandi… Gli rubarono
la moto e gliela fecero trovare con
il serbatoio bruciato. Lo avevano individuato.
Si è fatto un anno e mezzo in quella squadra
senza mezzi. Usavano le macchine proprie,
pagavano la benzina con i loro soldi, passavano
giorno e notte a fare pedinamenti,
appostamenti.

Alessandro Antiochia

Un libro-manifesto per la legalità Lotta di massa – contro la criminalità organizzata quello della giornalista Antonella Mascali in libreria in occasione della quattordicesima Giornata per l’impegno contro la mafia, la manifestazione, organizzata da Libera e i cui protagonisti sono i familiari delle vittime di mafia, camorra, ‘ndrangheta, Sacra corona unita, lo scorso anno ha raccolto, a Bari, più di 100mila persone.

Il 21 marzo 2009 la manifestazione si terrà a Napoli, la città simbolo dell’assenza dello Stato.
I questo libro ben scritto, parlano i familiari delle vittime della criminalità organizzata. Raccontano una straordinaria battaglia per la legalità. Nelle scuole, nelle carceri, sulla strada, nella pubblica amministrazione, tra i commercianti e gli imprenditori. La battaglia che la politica non ha mai fatto.
Questo libro dà voce alla vera antimafia, fatta di associazioni come Libera di don Luigi Ciotti, che trasforma in risorse i tanti terreni confiscati alle mafie d’Italia, e ancora Addiopizzo, LiberoFuturo, comitati di cittadini, associazioni antiracket. Tutte iniziative volontarie, che raccontano di un’Italia diversa, che non ha paura di esporsi. E fotografano anche le città
a più alta intensità criminale. Dove le mafie sono anzitutto un fatto culturale prima che criminale, che inizia a sedurre i più piccoli e a formarli secondo i propri valori.
Parlano Giovanni Chinnici, avvocato, figlio di Rocco Chinnici, il capo dell’ufficio istruzione di Palermo ucciso il 29 luglio 1983; Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, sindaco di Pagani, ucciso l’11 dicembre 1980; Pina Maisano Grassi, moglie dell’imprenditore Libero Grassi, ucciso a Palermo il 29 agosto 1991; Claudia Loi, sorella di Emanuela Loi, agente di scorta, uccisa a Palermo il 19 luglio 1992, nell’attentato di via D’Amelio che colpì Paolo Borsellino; Stefania Grasso, figlia dell’imprenditore calabrese Vincenzo Grasso, ucciso il 20 maggio 1989. Raccontano della reazione straordinaria della società civile e della colpevole e costante assenza dello Stato.

 

LOTTA DI MASSA contro la criminalità organizzata
di Antonella Mascali (pp. 200, € 12,00) Ed. Chiarelettere

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.