Tempo di lettura: 2 minuti

"Le
Il 16 giugno nella cornice d’eccezione del Drugstore Gallery Portuense (Via Portuense 317) l’Accademia della Lettura dell’Associazione Donne di Carta con il patrocinio della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma presenta “Le voci di Cassandra”, dal romanzo “Cassandra” di Christa Wolf, proposto eccezionalmente per il Drugstore Gallery Portuense in data unica dal gruppo “Festina lente”.

Si tratta di una vera e propria performance creativa che si delinea come una originale esperienza di ascolto e di condivisione dell’oralità in linea con la filosofia dell’Associazione Donne di Carta e con la nuova veste assunta dal sito archeologico del Drugstore Gallery Portuense. Un bene culturale di 2000 anni quest’ultimo, reso fruibile ai visitatori dopo un’attenta attività di scavo e di consolidamento che ha portato alla musealizzazione di un’antica area cimiteriale per decenni inglobata nell’edificio del Drugstore commerciale di via Portuense. Un intervento di recupero che assegna al Drugstore Gallery Portuense il prestigioso ruolo di nuovo polo culturale capitolino, uno spazio ancora poco conosciuto, dove la cultura può muoversi al passo con i tempi moderni attraverso eventi, attività culturali, laboratori, sempre legati alla valorizzazione del contesto storico e archeologico ospitante.

“E’ un evento unico nel suo genere – dichiara l’archeologa Laura Cianfriglia, responsabile di zona (Municipio XV) della Soprintendenza Speciale per i beni Archeologici di Roma – perché “Le voci di Cassandra”, presentazione quasi sperimentale di un romanzo dal carattere intenso e suggestivo, è cucito addosso all’area storica che ospita queste voci e che è, a sua volta, un ambiente sui generis, dove non c’è distanza tra chi parla e chi ascolta, dove la bellezza di tombe e mosaici letteralmente circonda il pubblico senza vetrate o cancellate a fare da schermo. L’area archeologica del Drugstore Gallery Portuense comprende una struttura romana di cinque ambienti che sarà oggetto di visita guidata dopo lo spettacolo” .

“Le voci di Cassandra” risuonano nella poesia di pietra rappresentata dall’area archeologica ospitante, un ambiente intimo e prezioso riservato a pochi (i posti sono limitati), e l’itinerario guidato tra gli ambienti della necropoli segna la giusta conclusione di un evento che nasce come ri-lettura non tradizionale del passato. Nella versione del romanzo presentata dal gruppo performativo “Festina lente”, infatti, Cassandra diventa il simbolo di tutti coloro che lottano contro la guerra e contro l’abbrutimento che provoca in chi la vive sia che la si vinca sia che la si perda. Come il luogo speciale che ospita le sue voci, Cassandra racchiude in sé l’antico e il moderno e mostra a chi la ascolta che la distanza tra il nostro presente e il suo passato si annulla, perché gli uomini non smettono di ripetere i propri errori.

“Leggere non significa solo leggere un libro – specifica Sandra Giuliani, Presidente dell’Associazione Donne di Carta – ma vuol dire anche saper comprendere e interpretare sempre la realtà che ci circonda attraverso tutti i linguaggi possibili e soprattutto fuori dai circuiti tradizionali: non solo nelle librerie o nelle biblioteche come luoghi di cultura, ma nell’intero quartiere, nello spazio che viviamo tutti i giorni. Officine, tintorie, pizzerie, concessionari, agenzie, fiorai, edicole, bar e siti archeologici proprio come il Drugstore Gallery Portuense, un vero laboratorio dove sperimentare la ri-lettura del passato attraverso il presente e viceversa, una Casa dell’oralità e della bibliodiversità”.

Al termine dell’evento buffet e visita guidata all’area archeologica del Drugstore. Posti limitati ore 21.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.