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Un thriller sentimentale nel quale a rischiare la vita è un romanzo. Un film sulla difesa della cultura e della libertà creativa, che passa attraverso sospetti, tradimenti e omicidi. «Le traducteur» (I traduttori) è l’anteprima internazionale proiettata ieri in piazza della Libertà a Bari nella quarta serata del Bif&st, il Bari international film festival. Il film francese, diretto da Régis Roinsard, racconta l’avventura di nove traduttori di diverse lingue, scelti dall’editore Eric Angstrom, interpretato da Lambert Wilson, per lavorare in segreto, isolati in una lussuosa casa trasformata in “bunker» alla traduzione dell’ultimo capitolo di una trilogia, “Dedalus», scritta dal misterioso Oscar Brach, la cui identità non si conoscerà fino alle ultime scene. Il libro deve essere tradotto dal francese in inglese, tedesco, russo, portoghese, danese, mandarino, spagnolo, greco e italiano e così i nove traduttori, tra i quali l’italiano Dario Farelli interpretato da Riccardo Scamarcio, vengono letteralmente rinchiusi senza alcun contatto con l’esterno per evitare fughe di notizie prima della pubblicazione del romanzo. Quando, però, le prime dieci pagine vengono pubblicate su internet e un pirata minaccia di rivelarne il resto se non gli viene pagato un riscatto milionario, si scatena la caccia al traditore. Il film si apre con la scena di una libreria in fiamme che si rivelerà la chiave di tutta la storia.

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Cesare Fragnelli (foto di Marcelo Di Gesù) riproduzione riservata

A presentare la proiezione a Bari è salito sul palco del Bif&st il distributore italiano Cesare Fragnelli. «Ho amato questo film – ha rivelato – perché il fatto che un regista possa aver pensato che alla base di tutto questo meccanismo ansiogeno, ad orologeria, ci sia la possibilità di trafugare un libro, è straordinario. Siamo abituati ai linguaggi americani nei quali il corpo da difendere dal nemico è sempre un tesoro, l’oro, i gioielli, una banca, in questo caso si vuole difendere un libro, un romanzo, cioè la cultura e credo che il nostro mondo per essere migliore abbia bisogno di cultura. Questo film nel suo racconto mette un libro in pericolo di vita e per me è una cosa straordinaria». Fragnelli ha anche letto al pubblico le parole con le quali il regista ha descritto il film, la sua opera seconda a sette anni dal successo di «Tutti pazzi per Rose». «Non è facile dire a che genere cinematografico appartenga – dice Roinsard – , lo definirei un thriller sentimentale, uno di quelli alla coreana che da thriller pian piano si trasforma in melodramma. Penso che forse sia tre thriller diversi fusi in uno solo: parte dal thriller classico come quei romanzi di Agatha Christie in cui ci si chiede chi è il colpevole, diventa un film sulla truffa e finisce per essere incentrato sul tema della vendetta».

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.