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La farfalla bianca dell’autrice Marina Kessler è un’opera delicata e poetica in cui si racconta della vita di sua madre, Cecilia Tommasoni. Ciò che ha spinto la scrittrice a decidere di rendere pubblica la storia di sua madre è la straordinarietà della sua figura, che colpisce profondamente il lettore con il suo esempio di forza, talento e altruismo. Cecilia è stata una donna “artefice della propria vita”, che ha saputo coniugare la grazia della sua femminilità con la tenacia del suo carattere. Leggendo la sua storia si conosce la sua numerosa famiglia, si ritorna ai tempi duri di una guerra tremenda, si fa amicizia con una donna introversa ma non per questo meno capace di amare. Cecilia ha vissuto tante vite, e in ognuna di esse ha messo tutta sé stessa. È stata moglie di un uomo politico molto in vista, e ha saputo assolvere ai suoi doveri sociali con passione, senza tralasciare la gestione famigliare. È stata una madre presente e amorevole, che ha insegnato ai suoi figli il valore dell’indipedenza e del coraggio. È stata un’appassionata donna di cultura, sempre presa dai suoi studi e dalla sua vivace curiosità, e questa fame di conoscenza l’ha spinta all’insegnamento, ottenendo grandi soddisfazioni. È stata una donna libera, che non ha mai avuto paura di niente, che ha affrontato sempre la vita a testa alta anche nei momenti di difficoltà. Ed è stata anche una donna profondamente religiosa, sorretta da una fede che ha accompagnato sempre i suoi gesti e i suoi pensieri, e che l’ha spinta a impegnarsi nel sociale.

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Nel romanzo sono infatti presenti diverse foto che testimoniano la sua vocazione religiosa, che la vedono impegnata in pellegrinaggi e in gesti di solidarietà. Marina Kessler rende omaggio a una donna complessa e sfaccettata che ha imparato a conoscere soprattutto nell’ultima parte della sua vita, quando Cecilia ha sentito il bisogno di aprire il suo cuore, di tramandare i suoi ricordi più intensi. La farfalla bianca è un dialogo silenzioso tra una figlia e una madre purtroppo scomparsa, in cui la prima tenta di conservare intatte le sue memorie per chi verrà dopo di lei, e nel farlo cerca di comprendere più a fondo sua madre, e di ritrovare in sé stessa una parte di lei. E così facendo ispira chiunque legga l’opera a fare altrettanto, a ripensare ai propri genitori, e a riconsiderare ciò che di prezioso di loro ci portiamo dentro.  

Priscilla Ladolfi

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.