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Non è più questione solo di pollici. Con l’arrivo di Kinect da questo Natale tutte le consolle più popolari al mondo dispongono di un sistema che coinvolge tutto il corpo e che chiude l’era del videogioco in poltrona, riscoprendo così una dimensione del divertimento fra le mura di casa più interattivo e secondo i suoi sostenitori sarebbe anche più salutista.

Con il nuovo sistema di Microsoft, basato su sensori e tecnologia in grado di riconoscere i movimenti del corpo, va – forse – in pensione anche il ‘telecomandò che aveva rappresentato la svolta, e soprattutto il successo, della piattaforma Wii di Nintendo, e che è presente in parte anche nel sistema PlayStation Move di Sony.

Preceduto da un mega spettacolo che ha trasformato Times Square di New York in un enorme palco con dimostrazioni dal vivo, il debutto di Kinect per Xbox 360 è avvenuto giovedì negli Usa, mentre questa settimana arriverà anche in Europa, Italia compresa, dove dopo un evento di presentazione il 9 a Milano sbarcherà a partire dal 10 novembre.

Grazie a un sistema composto da sensore audio, videocamera e tecnologia sensibile ai movimenti in grado di tracciare 48 punti di movimento sul corpo umano, Kinect restituisce in ambiente domestico un’interfaccia simile a quella che si vede in Minority Report. È in grado di riconoscere i diversi giocatori e perfino le voci, anche se al momento la possibilità di impartire comandi vocali non è disponibile per la lingua italiana.

Per Kinect, che arriverà a un prezzo di 149 euro (nella versione a se stante con un gioco incluso) o di 299 insieme alla nuova XBox da 250 GB, sono già pronti 17 giochi realizzati o appositamente aggiornati. I titoli disponibili strizzano l’occhio ai giovani e soprattutto ai giocatori occasionali: oltre a Kinect Adventures, in dotazione con il nuovo sistema, in catalogo ci sono una serie di giochi sportivi e di fitness, di combattimento e danza, insieme a un mix di minigiochi per divertirsi con gli amici. Ai ragazzi è dedicato ‘Harry Potter e i doni della Mortè, ispirato all’ultimo capitolo della saga di J.K. Rowling.

Alla sfida di Kinect Microsoft tiene molto, come dimostra l’imponente campagna di promozione che secondo indiscrezioni ha un valore di circa 500 milioni di dollari. Con il sistema che promette di rivoluzionare l’esperienza videoludica, il colosso di Redmond punta a rilanciarsi nel settore cavalcando un mercato in cui Nintendo ha fatto da apripista già quattro anni fa con Wii e che ora annovera fra i protagonisti anche Sony con il PlayStation Move. Da poco sul mercato, quest’ultimo, uno speciale telecomando che insieme a una telecamera consente di videogiocare con i movimenti del corpo, ha venduto, secondo i dati rilasciati da Sony, oltre un milione e mezzo di unità in Europa, di cui 60 mila in Italia ed è stato acquistato da un milione di americani nel primo mese di commercializzazione.

Le previsioni di vendita attese dal colosso di Redmond, che punta a fare di Kinect l’oggetto del desiderio per questo Natale, sono ambiziose: 5 milioni nel solo periodo natalizio dai 3 milioni inizialmente previsti a settembre. «Le prevendite hanno superato le nostre aspettative – ha detto Don Mattrick, capo della divisione Intrattenimento di Microsoft – per i consumatori Kinect è un ‘must’della stagione natalizia».

Un ottimismo suffragato dalle stime rilasciate pochi giorni fa da IDC, riferite al solo mercato americano, secondo le quali di qui a fine anno le vendite di Kinect supereranno quelle di Move: previsto l’acquisto dai 2,5 ai 3 milioni per il sensore di Microsoft e dai 2 ai 2,25 milioni per il controller di Sony. E’ evidente che la posta in gioco per l’intera industria dei videogiochi, che non ha superato indenne la crisi, è alta e punta sui nuovi gadget per ampliare il bacino d’utenza e dare un nuovo slancio del mercato.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.