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Negli anni cinquanta , Antônio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim, conosciuto nel mondo come Tom Jobim, e nel suo paese semplicemente come O Maestro, incontrò il poeta Vinicius de Moraes  e il chitarrista João Gilberto, e questo incontro ha dato vita ad un genere musicale che ha portato la musica brasiliana in tutto il mondo: la Bossa Nova. Un genere che fonde l’energia coinvolgente e sensuale della Samba e l’eleganza del Jazz, dando origine ad armonie e fraseggi estremamente accattivanti.

Rosalia de Souza,  una delle voci brasiliane più acclamate in Italia, con la sua affascinante personalità interpretativa, ha portato sul palco del Blue Note Milano la Bossa Nova di Jobim e a lui ha dedicato la prima parte del suo concerto. Con questa dedica Rosalia ha dolcemente parlato del suo paese trasmettendo l’amore che ha per la sua terra, per i colori, i profumi, le spiagge. E con la stessa nostalgia ha voluto ricordare la più grande interprete della Musica Popolare Brasiliana, Elis Regina, per commemorare i 30 anni dalla sua scomparsa.

Ma dopo aver ricordato chi lei stessa definisce come la ragione del suo cantare, Rosalia ha interpretato i brani inediti, scritti per lei dalla mano del suo amico Tomás di Cunto, che ha collaborato con lei negli ultimi due lavori da solista “Brasil Precisa Balançar” e “D’Improvviso”.

In questi brani, nonostante le sperimentazioni e le sonorità a volte molto Jazz, la Bossanova continua a fare da padrone, e la voce di Rosalia è coinvolgente e avvolgente al tempo stesso.

L’accompagnano sul palco i brasiliani Roberto Taufic  alla chitarra e Edu Hebling al contrabbasso, ma anche due italiani che, a sentirli suonare,  si potrebbero definire brasiliani d’adozione: al piano il milanese Simone Daclon e alla percussioni il bolognese Roberto Rossi.

Foto di Mariagrazia Giove, riproduzione non consentita.

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Mariagrazia Giove