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"Tribunale“Sono le difficoltà che fanno nascere i miracoli.” (William F. Sharpe)

Tutti ormai sanno che questi sono i giorni più bui e lunghi che gli operatori di diritto di Terra di Bari abbiano mai affrontato; pur senza entrare nel merito della drammatica attualità delle vicende che hanno interessato il Palazzo di Giustizia di Via Nazariantz, non credendo sia questo il luogo per affrontare un argomento così complesso, anche e soprattutto per quanto attiene l’individuazione delle possibili responsabilità, occorrerà, a nostro modesto parere, operare dei doverosi distinguo tra quanti, assuefatti a questo stato di cose, si sono adagiati in una incomprensibile indulgenza, se non lassismo, ed oggi sono presi da un – forse sincero, ma senza dubbio inaspettato, intempestivo e tardivo – singulto di risveglio delle coscienze, e quanti, invece, hanno sempre continuato a svolgere pregevolmente il compito loro assegnato, realizzando sul campo la propria iniziale dichiarazione d’intenti.

Tra questi ultimi, non è possibile non citare il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Bari, anzi crediamo sia proprio questo il momento più indicato per mettere sotto la luce dei riflettori il lavoro svolto in questi primi vent’anni di attività; infatti, è nell’aprile del 1998 che il Comitato – primo in Italia nel suo genere – vede la luce, con la missione di “promuovere la rimozione dei comportamenti discriminatori per sesso ed ogni altro ostacolo che limiti di fatto l’uguaglianza delle donne nella professione forense”. Oggi, il traguardo temporale raggiunto, per non dire dei tanti obiettivi conseguiti, è stato oggetto di attenta valutazione ma anche – come era giusto che fosse – di festa, materializzatasi in una gradevolissima serata tenutasi in un affollatissimo Teatro Kismet Opera di Bari, che ha goduto di una miscellanea perfetta tra serio e faceto, tra riflessione e distensione, tra impegno e divertissement. Il cast della serata, formato esclusivamente da avvocati, è andato ogni più rosea aspettativa, trattando anche argomenti forti, come quelli mirabilmente tratteggiati nel prezioso testo di Luisa Castellana Soldano, segretaria in carica del Comitato, che, dando vita al personaggio di Checchella, giovane donna, neonato fiore, con radici nel più profondo Sud d’Italia, barbaramente estirpato, atrocemente sacrificato sull’altare della “normalità”, è riuscita, in un solo momento, a dare voce a tutte le diversità mostrate o taciute, a quanti, per scelta o per assenza di alternative, decidono di percorrere un’altra via, la più impervia, anche a rischio della propria stessa esistenza.

Diretti dalla sapiente mano del padrone di casa Augusto Masiello, Serena Baldassarre, Katia Berlingerio, Marco Libero Bux, Giuseppe Castellana Soldano, Isa De Robertis, Francesco Fiore, Loredana Lorusso e Giusy Nucci hanno dato del loro meglio in tutti gli interventi proposti, in alcuni casi mostrando doti e talento attoriali che meriterebbero di essere coltivati, intervallati dalle cover di brani – tutti in linea con gli argomenti trattati – di De Andrè, Fossati e De Gregori, impreziosite dalle immagini raccolte da Filippo Genuario, magistralmente eseguite da Manuel Virgintino, Mariano Fiore, Rodolfo Miceli, Gigi Fiori e Pasquale Iesi, che, sull’ala di un comprensibile entusiasmo, alla fine si lanciavano nell’esecuzione di “Comfortably numb” dei Pink Floyd, dedicata alla memoria del mai abbastanza rimpianto Nichi Muciaccia, tra i Padri fondatori del Comitato, e di “Knockin’ on Heaven’s door” di Bob Dylan, brano che, forse meglio di qualunque altro, può fotografare la dolorosa contingente situazione del diritto barese, anche se a noi, per l’occasione ed anche alla luce dell’esempio del Comitato, piace più citare un tormentato Winston Churchill quando affermava che “un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità, mentre un ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà”.

Ci speriamo. Ci crediamo.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.